Scavi, ok al “Piano-Pompei”

Novecentomila euro per nuove assunzioni negli scavi e via libera agli sponsor privati per finanziare i restauri delle domus, sul modello-Colosseo: dopo il crollo della scuola dei gladiatori, a novembre scorso, ecco che arriva “un programma straordinario ed urgente di interventi conservativi di prevenzione, manutenzione e restauro” dell’area archeologica di Pompei. Il piano era stato già annunciato dal ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, nella conferenza stampa a Pompei dello scorso 12 aprile. Esso comporterà, tra l’altro, la possibilità di assumere personale specializzato, in deroga al blocco delle assunzioni, e alcune semplificazioni per favorire la ricerca di sponsor disposti a sostenere i restauri. Verrà utilizzata una quota dei fondi Fas per la Campania. Sono queste le principali novità per Pompei contenute del decreto omnibus, su cui ieri il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera dei Deputati con 313 pareri favorevoli, 291 voti contrari e 2 astenuti. Il voto finale è previsto per oggi, dopo l’esame degli ordini del giorno. Per il sito archeologico pompeiano la maggiore novità riguarda la possibilità di assumere nuovo personale, del quale potranno far parte anche dirigenti. Il decreto approvato ieri comprende dunque norme straordinarie per il recupero complessivo degli scavi archeologici di Pompei: viene adottato un piano straordinario di manutenzione e sono potenziati i poteri di tutela della Soprintendenza, anche attraverso l’aumento del personale tecnico addetto e l’invio di una task force composta da archeologi, architetti e operai specializzati per realizzare i primi interventi di necessità. Il ministero avrà a disposizione 900 mila euro, ma i neo-assunti saranno per vincolati alla soprintendenza speciale di Napoli e Pompei per almeno un quinquennio. Il provvedimento, secondo quanto emerge dalla relazione tecnica allegata, non comporterà tuttavia un aggravio di spesa: le assunzioni verranno infatti disposte nei limiti previsti dalla normativa vigente, ovvero il “20 per cento delle economie da cessazione avvenute nell’anno precedente e delle unità cessate”. Il provvedimento prevede l’ assunzione fino a 30 giovani funzionari, più 50 operai. Saranno inoltre sbloccati i concorsi per giovani dirigenti nei limiti di 170 unità l’anno (a livello nazionale). Per avviare il programma di interventi, che dovrà essere stilato dal direttore generale alle Antichità e dalla soprintendenza entro 60 giorni dalla conversione del decreto legge, il ministero potrà destinare un primo contingente di circa 25 funzionari neoassunti e procedere all’assun-zione di ulteriore personale munito di particolare specializzazione. Per l’affidamento diretto di servizi tecnici la Soprintendenza potrà ricorrere alla Ales, la società per azioni compartecipata da Mibac e Italia lavoro. Quanto ai lavori veri e propri, il decreto apre alla possibilità di una sponsorizzazione “per favorire l’apporto di risorse provenienti da soggetti privati per l’ese-cuzioni dei lavori”. “In caso di presentazione di una pluralità di proposte – spiega il testo del provvedimento – la Soprintendenza provvede ad assegnare a ciascun candidato gli specifici interventi, definendo le correlate modalità di valorizzazione del marchio o dell’immagine aziendale dello sponsor”.

Marco Pirollo

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