Dopo le dichiarazioni di Salvatore Grillo, capogruppo Pd, e la contro risposta di Pasquale Tammaro, ex sindaco, sulla questione GE.SE.T che vede attualmente pignorato il comune di Cercola per un debito corrispettivo di un 1 milione e 200mila euro circa, anche il primo cittadino Vincenzo Fiengo ci spiega quale è la sua posizione.
Rispondendo alle accuse di pochezza e inadeguatezza politica mossegli da Grillo mediaticamente, intesse la sua difesa spiegando tecnicamente come è giunto il comune a contrarre un tal debito che ha portato al pignoramento stesso dell’ Ente.
Avallando in certo qual senso quelle che sono state le affermazioni di Grillo, sulla responsabilità di Saverio Barone funzionario comunale, “braccio destro del Tammaro”, che a suo tempo effettuò una transazione che certificò il debito del comune vantato dalla GE.SE.T. Lo stesso tecnico comunale, a detta del sindaco, fu poi costretto successivamente a ritirare tale atto, forse a causa delle pressioni politiche dell’opposizione. Ma il danno ormai era fatto. La GE.SE.T impugnò quell’ atto portandolo in tribunale, in un contenzioso giudiziario che ancora non è giunto al termine come ci dice Fiengo.
“Dopo la decisone del TAR di ritenere illegittima la firma e l’approvazione di Saverio Barone, il PM ha chiesto alla GE.SE.T di depositare una polizza fideiussoria a garanzia di quanto già incassato, in attesa del giudizio finale della causa che è prevista per il 5 maggio del corrente anno.
Nel caso in cui non venga riconosciuta la responsabilità del comune come contraente del debito, la GESET dovrà restituire il presunto credito già recuperato”.
Ritornando alla polemica politica, Il sindaco Fiengo si dice perplesso per le accuse di immobilismo mosse a suo carico da parte di Grillo, e del suo definire “fallimentare” l’attuale amministrazione. Grillo lo accusa, in particolare, di non aver convocato un Consiglio Comunale prima che arrivasse l’ingiunzione di pignoramento. Ma Fiengo ha ritenuto non necessaria la convocazione del pubblico consesso per definire questioni prettamente tecniche, già note ai consiglieri dell’ opposizione a cui lui stesso non ha negato mai il colloquio in merito. “Non posso sentirmi in colpa per un contenzioso giudiziario ventennale che risale all’amministrazione Di Dato nel 1999 e per un atto voluto, poi annullato, ma comunque sbagliato della passata amministrazione”. Per quanto riguarda l’ opinione pubblica ci garantisce che, come dichiarato durante la sua campagna elettorale, il suo mandato sarà volto al miglioramento delle condizioni architettoniche e sociali della città anche se poco è stato fatto fino ad oggi dopo il Bilancio Provvisorio di fine novembre volto soprattutto a risolvere i problemi con la GESET.
Il primo cittadino aggiunge, senza mezzi termini, che svuotando le casse comunali per sopperire al debito, non ha avuto a disposizione soldi sufficienti da investire per la città e i cittadini. Ci spiega che il suo obiettivo primario sarà quello di alleviare la pressione fiscale sulla popolazione scossa dalle pesanti accise per i passi carrabili. Ci spiega che anche questa non è stata colpa sua in quanto le cartelle erano già state emesse durante il commissariamento post amministrazione Tammaro, quando “IMU e IRPEF furono portate al massimo, massacrando le famiglie”.
Per la Tares, Fiengo dice di aver seguito quelle che sono le regole dello Stato centrale. Per dirla in maniera spicciola “piu inquini piu paghi” e purtroppo le famiglie numerose sono quelle più aggredite e di solito le più numerose sono le più disagiate.
Intanto il presidente del consiglio, Vincenzo Barone, ha già convocato per il giorno 28 un consiglio comunale incentrato proprio sulla Tares. L’amministrazione vorrebbe, infatti, venire incontro alle esigenze dei cittadini cercolesi dilazionando l’ultima rata della odiata imposta comunale in ulteriori tre rate.
“Sono fiducioso per il futuro prosieguo dell’amministrazione e mi auguro che la mia gente mi accordi ancora fiducia e sappia attendere i tempi giusti, quando, casse più floride, ci consentiranno di investire nei servizi per il cittadino”. A tal proposito ci dice che sta già progettando un nuovo Censimento per il prossimo anno, al fine di determinare il preciso numero dei disabili e delle famiglie disagiate sul territorio Comunale.
Non manca, in conclusione di intervista, una stoccata per i suoi ex “compagni” del Partito Democratico: “Ai signori dell’ opposizione consiglio di chiedersi perché in un paese da sempre di sinistra, il PD primo partito in Italia, oggi si ritrova sui banchi della minoranza nella realtà di Cercola”.
Cinzia Porcaro