La maggioranza del sindaco Toni Pannullo ha raggiunto l’obbiettivo: la manifestazione d’interesse per le Antiche Terme, il famoso project financing tanto contestato dalle opposizioni e dagli stessi lavoratori, è stato approvato dalla squadra di governo in un’aula deserta.
Le opposizioni, infatti, dopo lo sgombero, grazie all’aiuto della forza pubblica, dell’aula consiliare a causa delle proteste dei termali, hanno deciso di abbandonare la seduta e non partecipare alle discussioni.
Ma è stata una giornata nerissima per la politica stabiese. Una giornata assolutamente negativa che segna il distacco decisivo fra lavoratori termali e amministrazione comunale. Ma andiamo con ordine. A differenza di una settimana fa, quando il consiglio comunale non si svolse per l’occupazione del Movimento 5 Stelle, questa mattina tutto è iniziato regolarmente con l’approvazione dei primi due punti all’ordine del giorno.
Quando si è arrivati al tema caldo della giornata, le Antiche Terme, le opposizioni hanno chiesto alla maggioranza di spostare la discussione di questo tema a fine aprile per avere il tempo adatto per discutere nelle apposite commissioni.
Nulla da fare: dopo mezz’ora di riunioni di capigruppo, tutto è stato rifiutato e, al rientro in aula, appena il vice sindaco Andrea Di Martino ha iniziato a leggere la proposta e tutto ciò che riguarda il project financing, sono partite le proteste dei termali. (Il testo continua dopo il video)
All’ennesimo tentativo del presidente del consiglio comunale, Eduardo Melisse, di mantenere il silenzio, un gruppo di loro ha tentato di oltrepassare le balaustre di legno ma sono stati prontamente bloccati dalla polizia municipale. Da lì è partito un parapiglia che ha comportato la sospensione della seduta.
Dopo un’ora circa, i consiglieri sono rientrati in aula e Di Martino ha riprovato a leggere la manifestazione di interesse senza però riuscirci, essendo nuovamente interrotto. A questo punto, secondo il presidente del consiglio comunale, era necessario lo sgombero dell’aula che è avvenuto solamente dopo un’ora perchè alcuni termali sono rimasti attaccati alle balaustre chiedendo a tutti i costi un tavolo di confronto.
Solo con la forza, infatti, alcuni di loro sono stati mandati via dall’aula consiliare facendo così continuare il consiglio. Per qualche minuto, tuttavia, anche la stampa è rimasta fuori dal Comune per poi rientrare solamente in un secondo momento.
Al rientro in aula, duro scontro, invece, fra il sindaco Pannullo e il consigliere Salvatore Vozza. Il primo cittadino di Castellammare, infatti, era completamente adirato per quello che era successo accusando le opposizioni di aver esasperato gli animi. Vozza, d’altro canto, si è ribellato e considerato che il presidente del consiglio comunale non riusciva ad intervenire per mantenere calmi gli animi, lui e tutta l’opposizione hanno deciso di lasciare l’aula.
Il Movimento 5 Stelle, che dalle prime ore di consiglio tentava di prendere la parola senza riuscirci, ha attaccato Melisse che, come dichiarato dal consigliere Amato, “non è in grado di ricoprire quel ruolo”.
Con l’aula vuota, quindi, il project financing non poteva che essere approvato: sono stati 16 i voti favorevoli. Adesso si dovrà ricercare un promotore per la riqualificazione e la valorizzazione del complesso immobiliare delle Antiche Terme il quale dovrà presentare un progetto finanziario adeguato prima di ottenere la concessione temporanea.
Gennaro Esposito