Apriamo innanzitutto con una rettifica rispetto a quanto riportato nella precedente edizione del 18 Febbraio 2010, infatti nell’intervista al consigliere regionale Michele Caiazzo, vi era una domanda nella quale si faceva riferimento alle vicende giudiziari del dottor Raffaele Russo, vicende che ci teniamo a precisare si sono concluse con l’assoluzione del dottor Russo con la formula terminativa piena e cioè “perché il fatto non sussiste”. Precisiamo altresì che noi de “Il Gazzettino Vesuviano” cerchiamo di fare il nostro lavoro con serietà e professionalità, chiediamo dunque ai lettori ed allo stesso dottor Russo, le nostre scuse per la mancata precisazione, comunque in buona fede, in quanto non era nelle nostre intenzioni far credere che il dottor Russo fosse ancora indagato o che avesse riportato condanna penale da parte della magistratura. Quindi per concludere, non vi era alcun intento diffamatorio nei confronti del dottor Russo in relazione a quella domanda posta al consigliere Caiazzo nell’intervista della scorsa settimana. Detto ciò, abbiamo avuto modo di sentire proprio il dottor Russo in vista delle elezioni comunali del 28 e 29 Marzo.
Allora dottor Russo cosa l’ha spinta a ricandidarsi sindaco di Pomigliano d’Arco ?
Prima di tutto un’analisi spietata ci mostra una città che dal punto di vista amministrativo vive un degrado mai raggiunto negli scorsi anni. Dal punto di vista politico, c’è stato un silenzio durante 15 anni nei quali, un pensiero unico ha posto una cappa grigia e pesante sui cittadini di Pomigliano.
Se dovesse essere eletto sindaco, quali progetti riterrebbe di realizzare subito per la città ?
Il palazzo dei giovani e la cultura, nel quale tutte le forze e le aspirazioni giovanili di questa città , possano ritrovarsi per realizzare i loro sogni, ed in parallelo una forte scossa alla città per mettere in primo piano l’ordine e la legalità, una conferenza di tutte le aziende che insistono sul territorio per conoscerne progetti e difficoltà, e di concerto con Provincia e Regione, bloccare il processo di desertificazione industriale prodotto in questi ultimi 15 anni dalle amministrazioni comunali.
Le liste civiche, ad ogni appuntamento elettorale aumentano sempre, non pensa ci sia una crisi dei Partiti ?
Certo, il proliferare delle liste civiche, trova la sua ragion d’essere principalmente nella crisi della politica, e nell’assenza di dibattito sui problemi dei cittadini. Se saremo capaci di creare una nuova primavera a Pomigliano, ove tutti possono partecipare alle scelte fondamentali per la propria comunità, certamente avremo un regresso di questo fenomeno.
La crisi Fiat di Pomigliano, 88 lavoratori sono già stati licenziati, ed altri 1500 lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro nel 2011, non crede che il Governo Berlusconi sia rimasto inerte in questa vicenda ?
No, l’unica risposta valida per salvare la Fiat di Pomigliano è venuta dal Ministro Scajola, il quale ha siglato un accordo con l’Amministratore delegato Fiat Marchionne, per la produzione della nuova Panda a Pomigliano. Mentre la Regione Campania è la vera responsabile di un mancato processo d’industrializzazione e la perdita di posti di lavoro, bruciando risorse enormi per la creazione di un potere clientelare.
Un’ultima domanda, ritiene che l’anima del vecchio PSI si sia trasfusa nel PdL ?
Non lo so, spero tanto che le cose buone fatte dal vecchio PSI a Pomigliano, possano trasfondersi in altrettante utili e disinteressate iniziative, al pari di quel che in una scala più grande stanno facendo i Ministri ex socialisti del Governo Berlusconi.
Massimo Venturi