Salvezza più vicina per la Bialetti Scafati, dopo il successo casalingo per 77-75 ai danni della Fileni Jesi. Era la prima volta assoluta che al PalaMangano una gara ufficiale si disputava all’insolito ed inedito orario delle 12:30, per esigenze televisive (diretta Rai Sport Più). E la novità ha portato bene ai colori gialloblù. C’è voluto un tempo supplementare, ma la formazione di casa è comunque riuscita a dimenticare l’infausta trasferta di sette giorni prima sul campo della Carmatic Pistoia e così conquistare la vittoria ed i conseguenti due punti in palio. Il successo era indispensabile sia per mettersi alle spalle la precedente prestazione abulica ed infelice, sia per ricacciare sotto una diretta concorrente per la permanenza nella categoria. La sfida non si è caratterizzata per i contenuti agonistici e tecnici particolarmente elevati, ma in compenso è stata una gara molto intensa. L’agonismo e la necessità di incamerare punti utili in chiave salvezza ha reso la partita nervosa ed imprecisa, ma l’importante per i colori gialloblù era conquistare la vittoria, ritrovare fiducia ed ottimismo e strizzare l’occhio all’immediato futuro, che improvvisamente sembra tingersi nuovamente di play-off.
Se Scafati è riuscita a portare a casa il successo contro la compagine jesina degli ex Johnson, Ndoja e Bartocci, è soprattutto grazie al portoricano Apodaca (11), che, allo scadere dei tempi regolamentari, ha messo dentro la tripla decisiva, che ha poi portato la contesa all’over time. Ma non solo. Fondamentale è stato, oltre agli italiani Chicig (14) e Ruini (15), il volume di gioco offerto dallo statunitense Goss (16), in campo nonostante un brutto infortunio muscolare che, alla vigilia dell’incontro, lo aveva dato già per spacciato e lontano dai campi per diverse settimane. Ed invece, come un coniglio dal cilindro, ecco spuntare fuori dagli spogliatoi il solito Goss, decisivo ed implacabile al punto tale da lasciare intendere che la società dell’Agro, annunciandone l’infortunio, avesse voluto fare un po’ di pretattica.
«Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile – ha confessato il tecnico scafatese Marco Calvani – proprio per l’importanza della posta in palio e per il fatto che le componenti emotive mentali avrebbero giocato un ruolo decisivo, sicuramente superiore a quello strettamente tecnico. Tra l’altro, in settimana ci siamo allenati in sette, a causa dei vari infortuni, non potendo così lavorare bene e a preparare nel migliore dei modi la partita, dal punto di vista tattico. Siamo però riusciti ugualmente a spuntarla, dimenticando la pessima partita giocata a Pistoia, grazie anche ad un pizzico di fortuna, che in altre circostanze, invece, ci aveva voltato la faccia. Voglio chiarire una volta per tutte la questione Goss: non abbiamo fatto pretattica, annunciando il suo infortunio muscolare, perché, dopo il suo primo esame ecografico, eravamo convinti che non ce l’avesse fatta a recuperare in tempi brevi, tant’è che mercoledì, dopo aver sondato il mercato attraverso svariate telefonate ai vari procuratori, eravamo già pronti a tesserare un altro americano. Poi è stato lo stesso Goss, che non si sentiva poi così male, a chiedere un ulteriore esame di controllo, che di fatto ha evidenziato che l’infortunio era meno grave del previsto. Così, nonostante non stesse ancora bene, è voluto scendere in campo, fornendoci il suo fondamentale contributo. Con questa vittoria non siamo ancora salvi, ma abbiamo compiuto un passo in avanti importante, che ora ci consente di liberarci della pressione e di avere più tranquillità. La pausa del campionato, a tal guisa, arriva proprio nel momento giusto. Ma non parliamo di play-off: ci interessa conquistare quanto prima la salvezza – ha chiodato il tecnico romano – poi penseremo ad altro».
Ancora una volta, tra migliori in campo, c’è stato il lungo Ghiacig, che a differenza del suo allenatore, sulle ali dell’entusiasmo, si spinge oltre. «Non è stata una partita facile – ha spiegato – ma siamo riusciti a recuperare in extremis e a portare l’incontro all’over time, così mantenendo il vantaggio e vincendo, grazie all’ottima difesa e alla combattività messa in campo. Per noi sono due punti fondamentali, anche per cercare di fare qualcosa in più della salvezza. Per riuscirci dobbiamo continuare a lavorare così come stiamo facendo. Abbiamo quindici giorni per preparare la trasferta di Veroli: non sarà facile, ma possiamo riuscirci».
Antonio Pollioso