Gli studenti di oggi diventano piccoli chef dell’antichità nell’Antiquarium di Boscoreale e negli scavi archeologici di Pompei. Saranno presentati domani mattina, alle ore 9.30 presso la sede museale di via Settetermini e alle 11.45 nel parco archeologico di Pompei presso l’ingresso di Piazza Anfiteatro, due nuovi progetti didattici per avvicinare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, italiane e straniere, al tema dell’alimentazione nel mondo antico. Al doppio evento parteciperanno circa 300 insegnanti provenienti dalla Campania e dal resto d’Italia. In particolare, a Boscoreale verrà presentato il laboratorio “A pranzo con Apicio”, un percorso tematico alla scoperta del gusto in età romana. Grazie alle straordinarie testimonianze custodite all’interno dell’Antiquarium, gli studenti affrontano il tema dell’alimentazione attraverso un’esperienza pratica, alla scoperta di sapori, odori e gli strumenti della cucina nell’età antica. A Pompei, invece, sarà la volta dell’itinerario a tema “Cibus”, una visita che, attraverso l’osservazione della struttura e delle decorazioni di alcune case e botteghe, offre lo spunto per una serie di riflessioni sull’economia, la società, la produzione agricola, la caccia e la pesca. I due progetti rientrano nel più ampio programma delle attività didattiche curate in numerosi siti culturali statali della Campania per l’anno scolastico 2009- 2010 da Pierreci Codess, società concessionaria dei servizi didattici presso le rispettive soprintendenze regionali. Nell’occasione sarà presentata anche tutta l’offerta didattica su Pompei 2010- 2011. Oltre al percorso generale di visita (“Un giorno a Pompei”) e agli itinerari tematici (“Le botteghe: arti e mestieri a Pompei”, “Orti e giardini a Pompei”, “Abito… quindi sono” e “Cibus”), le novità riguardano i laboratori (“Ludus in fabula”, “Il vulcano racconta” e “A pranzo con Apicio”), visite sul campo supportate dall’utilizzo di tecnologie dedicate attraverso il web (“Ricostruiamo Pompei!”) e visite- racconto (“Gli ultimi giorni di Pompei”) con la drammatizzazione degli ultimi giorni di vita della cittadina vesuviana.