L’ironia e la comicità di Giobbe Covatta ritornano al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento giovedì 11 marzo alle ore 21,00. Covatta questa volta si ispira dalla carta dei diritti dell’uomo coinvolgere il pubblico teatrale nella sua performance. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’ONU il 10 dicembre 1948 si compone di trenta sono gli articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. In essi si proclama che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture, che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce inoltre che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e a ricevere un’istruzione. Giobbe Covata parte da qui per dimostrarci in chiave ironica (ma non troppo) che tanti principi sono rimasti buoni propositi e molti si sono concretizzati solo per pochi privilegiati. Insomma della serie “il diritto è un optional”. Come è nel suo stile, Giobbe prosegue la sua riflessione sui diritti fondamentali dell’uomo, raccontando con sarcasmo di chi questi diritti li ha solo sulla carta… scoprendo che questo avviene anche più vicino di quanto possiamo immaginare. Dopo “Melanina e Varechina” e “Seven”, Giobbe presenta un nuovo spettacolo dedicato alla comicità sociale, stile ormai proprio del grande comico napoletano.