Ha 21 anni, è di Castellammare di Stabia, ed il volto nuovo della musica italiana. Tony Maiello ha vinto la categoria “Nuova Generazione” del Festival di Sanremo con la sua canzone “Il linguaggio della resa”. Il brano, firmato con Roberto Cardelli, Fabrizio Ferraguzzo e Pio Zanotti, ha convinto tutti, lanciando il giovanissimo cantante stabiese nell’Olimpo della canzone italiana. Nelle sue lacrime e in quella corsa del padre verso il palco, c’è tutta l’emozione di chi, dalla provincia napoletana, non avrebbe pensato neanche lontanamente ad una vittoria così prestigiosa. «Sto vivendo un sogno – ha detto Tony – e credo che si vedeva anche quando ero ancora sul palco. Ho vinto contro cantanti molto bravi e preparati, capaci di comporre veramente canzoni molto belle». Fondamentali per Tony è stato «il supporto della mia famiglia, di Mara Maionchi, di suo marito Alberto Salerno e di tutto lo staff». Ma il giovane cantante stabiese ci tiene a precisare che «Sanremo è solo un trampolino di lancio, anche se rimango con i piedi per terra». La priorità è la promozione del suo nuovo album che prende il nome della canzone che ha vinto il Festival: “Il linguaggio della resa” è in vendita dal 19 febbraio. Ma il primo pensiero di Tony Maiello è poter «tornare presto a Castellammare per assaporare quel calore che la rende speciale». L’affetto dei tanti sostenitori di Tony si è riversato sulla famiglia e sul negozio del papà Raimondo, che fa il parrucchiere in via Regina Margherita, proprio nel cuore di Castellammare. Decine di telefonate, a casa e al negozio, stanno arrivando dalla sera del trionfo, alle quali rispondono pazientemente il fratello ,,,Alfonso e la mamma Concetta, rimasta a casa con la piccola Annarita, la sorellina di Tony, di soli 5 anni. A Sanremo, infatti, c’era solo il papà Raimondo, protagonista di un “fuori programma” davvero particolare. Appena Tony ha ricevuto il premio da Antonella Clerici, lui si è piombato sul palco dell’Ariston per abbracciare il figlio, eludendo la sorveglianza della security sparsa in tutto il teatro. «Non so come abbia fatto» confessa Tony, che ancora si domanda come sia stato possibile. Ma, contento, si è fatto abbracciare dal papà e, subito dopo, ha chiesto alla conduttrice se poteva abbandonare quel palco. Troppa era l’emozione per poter dire qualcosa in quel momento. Se Tony non si aspettava questa vittoria, nemmeno a casa era stato preparato nulla. Bastava chiedere il giorno dopo al fratello se avessero sparato i fuochi d’artificio. La risposta è ovvia: «Naturalmente no – ha detto Alfonso Maiello – e non per scaramanzia. Semplicemente nessuno di noi si aspettava la vittoria di Tony, anche se la speranza c’era tutta». Castellammare, infatti, aspetta ancora di poter festeggiare la vittoria di Sanremo. L’amministrazione comunale ha già in mente una festa in piazza, che molto probabilmente ci sarà solamente dopo le elezioni, per evitare condizionamenti e strumentalizzazioni politiche di questa o quella fazione. Ma la città ha già risposto in maniera calda al nuovo beniamino “made in Castellammare”. Basta fare quattro passi in centro, magari passare all’esterno del negozio del papà, in via Regina Margherita, e sulla vetrina che espone il volto del giovane cantante stabiese, c’è la scritta “Tony Campione d’Italia, Grande Stabia”, a testimoniare che quella di Tony Maiello è stata la vittoria di un’intera città
Dario Sautto