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Ottaviano: l’opposizione attacca il sindaco Iervolino

Mario Iervolino

Fu il consigliere comunale della minoranza, Luca Capasso, all’interno della seduta del consiglio comunale del 19 febbraio, a segnalare il clima ostico e di freddezza che si era creato all’interno del consesso comunale. Era infatti un periodo segnato da attacchi personali, querele e lettere anonime. Questa era sembrava finita, ma forse era solo assopita. Infatti, è iniziata di nuovo l’epoca degli attacchi tramite affissioni pubbliche come già si era fatto durante la campagna elettorale di qualche mese fa, che ha visto la riconferma di Mario Iervolino quale sindaco di Ottaviano per altri cinque anni. Ci sono i loghi dei partiti della minoranza a fare da corona al manifesto affisso in tutto il paese e titolato lapidariamente  “L’Amministrazione Iervolino: Superficialità, lentezza e inefficienza”. Questo manifesto si basa su alcune tematiche importanti per lo sviluppo della città, ed alcune sono state sollevate in consiglio comunale più di una volta. In merito a tali tematiche, però, gli assessori competenti prima, e il primo cittadino poi, hanno dato sempre risposte. La prima tematica è il Piano Urbanistico Comunale (PUC). L’approvazione del PUC era previsto per inizio anno ma ancora non è stato approvato. Si contestano altresì, in mancanza del PUC, i rilasci di permessi di costruzione. Gli autori del manifesto rivendicano il diritto ad una sala cinematografica che tanto manca a questo paese, e si chiedono a che punto sono i lavori di Via Cesare Augusto, transennata da più di un anno e messa in sicurezza soltanto per metà. Altri cantieri aperti, quelli di piazza San Gennarello e di Corso Umberto ed anche qui ci si chiede quando il completamento. In via Greco, si sta provvedendo a concludere l’area mercatale, sorta su un terreno, a dire degli autori del manifesto, non di proprietà del Comune, ma della Società Patrimonio dello Stato spa, in vendita a trattativa privata per 706 mila euro aggiungendo che il Comune non è provvisto di decreto autorizzativo per la concessione. L’ultimo capo del manifesto si basa sul Consiglio Comunale del 23 febbraio, rinviato per mancanza di numero legale. In quella seduta si doveva discutere il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Si mette in dubbio l’operato del sindaco e la sua leadership all’interno del palazzo comunale, e si sottolinea l’incapacità di governare. Insomma, sono cinque punti, che portano i non addetti ai lavori alla riflessione: l’opposizione c’è e finalmente dopo anni di letargo è tornata a farsi sentire. Tutto accade a pochi giorni dalla nuova convocazione del consiglio comunale, dove sicuramente questi interrogativi saranno risolti.

Pasquale Annunziata

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