Riprendeva gli alunni in dialetto napoletano e per questo è stato licenziato. Un maestro supplente, di 40 anni, di una scuola elementare di Pordenone è stato licenziato per avere utilizzato, durante le lezioni, espressioni dialettali che avrebbero creato difficoltà di comprensione e sconcerto negli alunni come riferisce oggi la stampa locale della cittadina friulana. “Da stamattina abbiamo ricevuto diverse telefonate e mail di protesta – spiega il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – di cittadini residenti al nord e da abitanti della campania che ci segnalavano questo caso e si lamentavano perl’ennesimo sopruso”. “A distanza di poche settimane dopo il caso dei genitori, originari di Afragola (Napoli) ma da anni residenti a Cervia,che hanno perso la figlia di 3 anni in un ospedale di Ravenna con l’accusa da parte di un dipendente in camice di essere anche i “soliti napoletani piagnoni” – continua Borrelli – ecco una nuova vicenda che se confermata è gravissima” “Il clima contro i napoletani-conclude Borrelli – ed i meridionali in generale al nord peggiora giorno dopo giorno.La politica della della Lega Nord sta portando una parte del nostro paese ad odiarci. E’ il momento di dire basta. Per questo dopo le elezioni vogliamo organizzare una manifestazione bipartisan “dell’orgoglio napoletano” con Enrico Durazzo di Napolimania. Una festa che riconcili Napoli e la Campania con l’Italia e sopratutto che condanni e stoppi il proliferare di atti razzisti e denigratori contro i meridionali”.