Il 1982 è l’anno di quell’album che inizialmente doveva intitolarsi “Starlight”, sesto album solista di Michael Jackson. Stiamo parlando, ovviamente, di “Thriller”, che ancora oggi è l’album più venduto di tutti i tempi, con oltre 109 milioni di copie vendute. In seguito alla morte del cantante, avvenuta il 25 giugno 2009, è stato reso noto che le vendite dell’album hanno superato il tetto delle 110 milioni di copie. Thriller è stato il primo album con il numero più alto di singoli entrato nella top ten, ben sette su nove tracce totali. Il primo singolo estratto da Thriller fu “Billie Jean”, il cui video fu il primo, per un artista afroamericano, ad essere regolarmente trasmesso su Mtv. Durante l’esecuzione di questa canzone in un concerto del 1983, Micheal lanciò per la prima volta “il moonwalk”. Gli altri brani erano Beat It, Human Nature e soprattutto la title track, accompagnata da un video di tredici minuti diretto da John Landis. In quel periodo, uscì anche la videocassetta “The Making of Michael Jackson’s ‘Thriller”, la più venduta nella storia della musica. Rimasto nella classifica di “Billboard” per 122 settimane, Thriller è stato premiato negli Stati Uniti con 29 dischi di platino e 2 di diamante. Molte canzoni di Thriller furono inserite nei greatest hits di Michael Jackson: 5 finirono in “Number Ones” e 7 in “The Essential Michael Jackson”.
Con “Thriller”, dunque, il mondo del pop viene di fatto “sconvolto”: il successo è planetario. Se è noto che la musica degli anni ’80, quella più commerciale, faceva affidamento soprattutto all’immagine, con “Thriller” ciò non avviene. O, meglio, avviene in maniera molto diversa da prima. La “nuova” immagine è quella del cortometraggio, del clip musicale che si trasforma in un film breve con una sua propria trama che vede un impegno di ballerini professionisti, di scenografi, di sceneggiatori, di registi. Insomma, il video di “Thriller” cambia il concetto stesso di video musicale. Ma a cambia anche e soprattutto il “cantato”: Michael Jackson ha una voce senza eguali, una “voce d’angelo”, da “vero nero”, come la definirono in molti. L’impatto di Thriller nella storia della musica è enorme, e ancora oggi decine e decine di artisti si ispirano a questo album nonostante siano passati più di 25 anni dalla sua pubblicazione. Michael Jackson deve il suo successo principalmente al fatto di essere stato un modello per una generazione multirazziale confusa, orfana delle istanze antagoniste che l’hanno preceduta; quella degli anni ’80, raccogliendo quel vuoto e incarnandolo nella maniera più drammatica. Michael è stato l’uomo che ha fatto desiderare a milioni di adolescenti americani, per la prima volta, di essere neri e gay. L’artista di colore che ha stupito tutti con la sua metamorfosi fisica che era destinata a concludersi con un processo di trasformazione da carne a pura essenza del mito. L’artista che ha apportato grandi innovazioni nell’ambito della musica e della danza con un’umiltà e una forza uniche.
Tantissimi personaggi vicini a Jackson, hanno più volte affermato che nel periodo in cui Thriller era in via di lavorazione, quello che sarebbe diventato il “re del pop” aveva deciso di realizzare il disco più venduto di tutti i tempi.
E Michael ce la fece.
Claudio Tommasino