Un servizio del Tg1 sul dilagante fenomeno della prostituzione a Pompei scatena nuove polemiche in città e il sindaco D’Alessio chiede al Prefetto di Napoli l’intervento e l’istituzione di una speciale task force. Ma le sue dichiarazioni fanno andare su tutte le furie gli albergatori cittadini: “È notorio – ha detto il sindaco – che taluni alberghi cittadini si prestano, con la propria illegale collaborazione, al dilagare del fenomeno della prostituzione. È su questa problematica che chiedo al prefetto Alessandro Pansa di intervenire. Mi rammarica – scrive il sindaco – che gli sforzi che poniamo in essere come amministrazione, per debellare il problema che si manifesta in prossimità dei luoghi simbolo di Pompei, sono vani quando c’è qualcuno che sostiene questo tipo di mercato illegale e oltraggioso. Gli agenti municipali – sottolinea il sindaco – oltre al rispetto dell’ordinanza che vieta l’adescamento sul territorio e alla conseguente applicazione delle sanzioni, previste dalla stessa, non possono operare. Pertanto chiedo di intraprendere una iniziativa di coordinamento di tutte le forze di polizia presenti sul territorio e degli organi di controllo competenti per contrastare il fenomeno della prostituzione negli alberghi cittadini”. Gli albergatori però non hanno digerito le dichiarazioni del sindaco e annunciano aspre repliche. La prima è quella della Confesercenti: “Pensiamo – dice Fabio Miele, presidente dell’associazione di categoria, ma anche albergatore di Pompei – che questo ennesimo attacco alla città sia solo frutto o di un interesse personale o politico, in quanto è risaputo che quello della prostituzione è un problema vecchio come il mondo e di certo non interessa solo la città mariana. Albergatori ed esercenti hanno più volte sollevato questo fenomeno che da anni infanga il buon nome di Pompei e, non poche volte si sono resi disponibili a dare un contributo, per quanto è nelle loro possibilità. Tra l’altro, hanno anche incontrato più volte le forze dell’ordine, chiedendo loro più impegno sulla sicurezza e sul controllo del territorio in merito alla prostituzione (ormai ce le troviamo anche al centro nei pressi della stazione dello stato). Per fortuna negli ultimi anni i cambi generazionali hanno portato tante belle novità, oggi, albergatori ed operatori turistici pompeiani, si distinguono per professionalità ed accoglienza, su tutto spicca la cordialità evidenziata nelle recensioni lasciate sui maggiori portali turistici mondiali, dai tanti turisti che hanno soggiornato a Pompei. Mai come in questo periodo le forze locali stanno tentando di fare sinergia tra loro, con l’intento di risolvere i tanti problemi che ostacolano la crescita turistica della città e soprattutto di fare uscire Pompei da questa profonda crisi commerciale. Non a caso è stato istituito l’Osservatorio Permanente Sul Turismo che vede coinvolte le associazioni di categoria e gli enti pubblici, per la prima volta assieme. Lo stesso sindaco D’Alessio è sceso personalmente in campo, in seguito alle tante sollecitazioni da parte degli esercenti, quindi anche lui sa bene quanto teniamo alla soluzione di questo grave problema”.
