Metti una sera a… Torre Annunziata

Quando il teatro si ispira e prende linfa scenica e contenutistica dal territorio, ecco nascere un evento a cui non si può mancare di esserci. L’appuntamento con una delle poche (purtroppo!) iniziative positive che si tengono a Torre Annunziata è fissato per domenica 21 marzo prossimo alle ore 19 al teatro Politeama, dove l’associazione “Magicamente Musical” metterà in scena “Noi… Scugnizzi”, uno spettacolare musical territoriale con una ispirazione che qui a Torre Annunziata assume un grande significato: “Un abbraccio a Giancarlo Siani”. Lo spettacolo è rappresentato da una trentina di giovani attori e ballerini, ragazzi e ragazze, tra cui molti sicuri talenti del palcoscenico. Tutti ragazzi che abitano a Pompei che, grazie all’impegno artistico in nome di Giancarlo Siani, scoprono che i genitori della maggior parte di loro sono nati proprio a Torre Annunziata. Uno spettacolo che attinge alla storia e alla memoria di ognuno, per costruire su una solida memoria collettiva le ragioni di un impegno che prima di essere artistico è civile e per la legalità, guidati dalla testimonianza viva di uno di loro, Giancarlo, ammazzato da quella camorra che oggi i giovani identificano come il muro che impedisce addirittura di immaginare un futuro in cui con la legalità e la speranza attiva è possibile costruire un mondo migliore per tutti. L’associazione di giovani artisti si avvale dell’entusiasmo e del supporto, sia artistico che concreto, di giovani imprenditori di Torre Annunziata, Ciro Orofino e Vincenzo Setaro che da autentici mecenati stanno operando, anche attraverso il musical, per fare di Torre Annunziata non il Fort Apache invivibile del film che Risi ha dedicato al giornalista Siani, ma, come spiega con orgoglio Ciro Orofino, giocando con le parole, un luogo dove “è forte ‘a pace”. Non resta che sperare e fare gli auguri a tutti i bravissimi giovani artisti. A volte l’entusiasmo, miscelato alla magia dello spettacolo, può fare grandi cose che a Giancarlo sarebbe piaciuto raccontare in una sua corrispondenza da Torre Annunziata.

Gaetano Irlando

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