Sempre alto il livello di guardia sul fronte sicurezza per la centralissima Piazza Trieste ad Ercolano: se infatti il numero di furti e rapine sembra sostanzialmente diminuito rispetto al passato atti vandalici ed aggressioni “bullistiche”, spesso non denunciate per omertà, sono ormai all’ordine del giorno in un’area già tristemente nota perché più volta teatro di agguati camorristici. “Siamo esasperati – commentano i residenti – da un andazzo che sembra interminabile. Di questo passo saremo costretti ad abbandonare Ercolano per cercare in altre località campane una vivibilità ormai divenuta chimera per chi ha avuto il coraggio di vivere ed investire all’ombra del Vesuvio. Siamo esasperati: al più presto invieremo una missiva al Prefetto di Napoli Alessandro Pansa chiedendo un suo immediato intervento bonificatore all’interno di un contesto urbano in cui si fatica sempre più a distinguere il lecito dall’illecito in nome di un progresso socio – economico ad Ercolano rimasto sulla carta”. “Non dobbiamo arrenderci – replica il consigliere del Pd Maurizio Oliviero – ma reagire con energia ad un attacco alla legalità mosso da un malaffare sempre più cinico e spietato nei confronti della gente onesta. Faremo quanto in nostro potere per rispondere alle giuste rivendicazioni di quanti ancora credono nella giustizia e nelle istituzioni. Non lasceremo la città in balia degli eventi : a tal proposito invitiamo i contribuenti a collaborare con le Forze di Polizia al fine di stemperare una tensione ormai palpabile in città e destinata nel tempo a compromettere il già difficile equilibrio locale tra pubblico e privato”. Oliviero proprio non ci sta ad abbandonare Ercolano a se stessa e continua: “Non è ammissibile che ancora si vegeti nell’affrontare problematiche sociali di importanza vitale per la crescita produttiva del paese. Abbiamo in cantiere una serie di opere riqualificatrici che dovrebbero nel giro di pochi anni mutare diametralmente l’aspetto logistico di un territorio dalle potenzialità incommensurabili. Sarebbe auspicabile per l’immediato futuro la realizzazione di un tavolo di concertazione permanente con le Forze dell’Ordine al fine di restituire tranquillità e speranza nel domani ad una comunità quanto meno scettica nei confronti del pubblico e delle istituzioni in genere”. Le associazioni disseminate sul territorio fanno miracoli per apportare il proprio indispensabile contributo ad un paese chiamato oggi ad una grande prova di orgoglio: ma sono troppi i “ma” e ancor di più i “se” per convincere i giovani a restare. Così continua triste e inesorabile l’emigrazione delle nuove leve verso località del settentrione , incontro a realtà lavorative che garantiscano dignità e benessere a chi si affaccia per la prima volta nel mondo “adulto”. Triste ma significativo il commento di molti anziani nativi di Ercolano: “di questo passo in paese rimarranno pensionati e disonesti”. Non si può che riflettere con profonda introspezione di fronte ad affermazioni del genere agghiaccianti nella propria semplicità ma dai contenuti “realistici” quanto mai conformi allo scenario quotidiano di Ercolano.
Alfonso Maria Liguori
