E’ stata lanciata oggi in Italia la Campagna per chiedere l’introduzione di una mini-tassa su tutte le transazioni finanziare. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Campagna internazionale di raccolta firme per sollecitare i capi di Stato e di Governo del G20 a varare – nel prossimo meeting fissato per giugno in Canada – una tassa sulle transazioni finanziarie il cui gettito possa essere destinato a pagare parte dei costi della crisi innescata dalla finanza speculativa. In particolare, le firme raccolte in Italia saranno inoltrate al Governo e al ministro dell’Economia On. Giulio Tremonti per chiedergli di farsi promotore, a livello nazionale e in tutte le sedi internazionali appropriate, dell’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. Come sottolinea Sergio Marelli, Segretario generale della FOCSIV, “la tassa, di importo molto contenuto compreso tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento di ogni transazione, contribuirebbe alla regolamentazione dei mercati finanziari, al recupero di risorse da investire nel finanziamento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, alla giustizia sociale dal momento che ridurrebbe il peso fiscale sul lavoro ed i consumi e quindi in linea con il principio di una distribuzione equa del carico fiscale”. Si stima infatti che tassando dello 0,05% (un valore intermedio nella forbice tra le proposte più severe che puntano allo 0,1 e le più morbide che propongono lo 0,01) ogni compravendita di titoli e strumenti finanziari nella sola UE si potrebbe registrare un gettito tra i 163 e i 400 miliardi di dollari annui, mentre a livello mondiale il gettito sarebbe compreso tra 400 e 946 miliardi di dollari l’anno. Cifre importanti, che permetterebbero agli Stati di colmare gradualmente quelle voragini che si sono aperte nei conti pubblici con i salvataggi delle grandi banche e con le misure di sostegno all’economia rese necessarie per contrastare la pesante crisi economica provocata dagli eccessi della finanza speculativa (secondo stime recenti del Fondo Monetario Internazionale il costo globale della crisi avrebbe raggiunto i 13.620 miliardi di dollari a livello globale). La Campagna – lanciata in occasione del summit dei Capi di Stato e di Governo dell’UE e del meeting delle Nazioni Unite dedicato a Finanza e Sviluppo – è promossa in Italia da FOCSIV – Volontari nel Mondo, Social Watch, Sbilanciamoci, Sistema Banca Etica, ATTAC Italia, FIBA CISL, CISL, Consorzio Goel, Lega Missionaria studenti, CVX, Coalizione Italiana contro la povertà GCAP-Italia, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Valori, AMISnet, Azione Cattolica. A livello internazionale, domani dalle 10 alle 11 al Place Luxembourg di Brussels, la FOCSIV – in quanto membro italiano della CISDE – aderirà allo stunt organizzato per il lancio della Campagna “Robin Hood Tax”. Gli attivisti, vestiti da capi di Stato e di Governo, simuleranno attraverso un tiro alla fune il gioco di potere per decidere se i soldi andranno ai poveri e all’ambiente oppure se rimarranno nelle tasche dei banchieri e degli speculatori, gli stessi che hanno causato la crisi finanziaria. Per firmare la petizione e per avere maggiori informazioni vai al sito www.zerozerocinque.it.