Sanità: per la Regione il buco è di 225 milioni di euro

“L’onorevole Sacconi, più che da ministro, parla come propagandista di quartiere. In queste ore due grandi giornali del Nord, come la Stampa e il Corriere della Sera, hanno riportato con grande evidenza i risultati di approfondite indagini sul sistema sanitario campano. E’ un dato di fatto che la sanità campana, grazie agli sforzi portati avanti in questi anni, ha superato tante difficoltà strutturali. La nostra Regione è la prima in Italia per la capacità di razionalizzare la spesa e ridurre il debito. Importanti passi in avanti, come certifica l’Oms, sono stati fatti sul fronte dell’assistenza infermieristica, sui livelli assistenziali e sul consumo dei farmaci, che è al di sotto della media nazionale. Tutte queste cose, per Sacconi, non esistono. Il ministro preferisce mistificare la verità, usando numeri a vanvera per fare campagna elettorale. D’altronde, non potevamo aspettarci di meglio da chi usa il commissariamento come strumento politico. Commissariamento che, nonostante il grande lavoro portato avanti in collaborazione col subcommissario Zuccatelli, ha rallentato il piano di rientro, con conseguenti ritardi nella realizzazione di provvedimenti strutturali necessari alla riorganizzazione del sistema. Per quanto riguarda la riduzione del debito, Sacconi sa bene che il miliardo di cui parla non esiste, dal momento che in gran parte è già  coperto dalle entrate regionali e dal fondino governativo. Proprio ieri ho detto pubblicamente che il debito per il 2008 era di 234 milioni e per il 2009 di 227. La somma corrisponde esattamente al risparmio che si sarebbe prodotto con l’applicazione della norma legislativa della finanziaria 2010 che bloccava i pignoramenti dei debiti delle Asl. Che cosa ha da dire invece il ministro rispetto al fatto che l’on. Tagliatatela, esponente campano del Pdl, ha fatto annullare dal Parlamento, nel decreto milleproroghe, proprio questa norma che il governo nella conferenza Stato-Regioni si era impegnato ad adottare? E, ancora, cosa ha da dire Sacconi rispetto al fatto che alcuni responsabili della condizione della sanità campana sostengono il Pdl e Caldoro? Gli sforzi compiuti e documentati dall’Oms dimostrano in modo inequivocabile che la nostra giunta, con gli strumenti ordinari, ha ben lavorato, e che il commissariamento, usato come strumento politico, è risultato utile solo a Sacconi e Co”.

“Dalla verifica dei bilanci per l’anno 2009, emerge un disavanzo di 725 milioni di euro. A questa cifra vanno però sottratte le risorse del fondino (250milioni di euro) e le entrate fiscali (250 milioni di  euro). Quindi, il disavanzo reale della sanità campana ammonta a 225 milioni di euro”, dichiara il sub commissario per la Sanità in Campania Giuseppe Zuccatelli. “Si tratta di una cifra che poteva essere ulteriormente migliorata se i parlamentari del centrodestra, attraverso un emendamento inserito nel decreto milleproroghe, non avessero anticipato il pagamento dei pignoramenti dei privati, vanificando l’impegno che il Governo aveva assunto con le Regioni attraverso il Patto per la Salute e vanificando anche una parte dei grandi sforzi compiuti per assestare il bilancio sanitario di questa regione”, spiega Zuccatelli. “Nel solco del risanamento si pone tra gli altri anche il grande problema dei precari. È di queste ore l’avvio delle procedure dirette alla loro stabilizzazione. A tal proposito si sta procedendo alla stesura di un decreto specifico. Questo provvedimento riguarda un gran numero di operatori della sanità che vedranno riconosciuto finalmente, dopo anni di precariato, il loro diritto previsto dalla legislazione nazionale”, conclude Zuccatelli.

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