Elezioni amministrative: bassa affluenza e seggi (più o meno) blindati

Foto Genny Manzo

Bassa affluenza e seggi blindati (o quasi) nei Comuni dove l’attenzione doveva essere particolarmente alta, tra i quali Arzano e Castellammare. Alle ore 12 di ieri l’affluenza ai seggi in provincia di Napoli era di poco superiore all’11%, mentre alle 19 il dato si è attestato intorno ai 38 punti percentuali. Settantasei gli aspiranti sindaci in gara, 450 sono in totale i consiglieri da eleggere, ma in attesa dei dati definitivi sull’affluenza alle urne, quindi, si può dire che quasi ovunque l’ha fatta da padrone l’astensionismo, un fenomeno in ascesa guardando anche i dati precedenti forniti dal Ministero dell’Interno. Gli unici 4 centri che hanno fatto registrare dei “picchi”, su 20 Comuni al voto sono stati Casamarciano (48,87%), Casola di Napoli (49,63%), Frattamaggiore(48,82%) e San Paolo Bel Sito (49,72%). Complice il bel tempo su tutta la Provincia, ieri mattina pochissime persone si sono recate ai seggi preferendo gite fuori porta, mentre nel primo pomeriggio da padrone l’ha fatta la seria A di calcio. Appena terminate le partite ecco che l’affluenza è aumentata d’un tratto ma senza entusiasmare. Seggi “blindati” dicevamo, per molti Comuni della Provincia con l’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine per le città a rischio infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Caso emblematico la città di Castellammare: dopo l’anno nero fatto di commistioni tra camorra e politica (commissione d’accesso al Comune e commissariamento del Partito Democratico), la campagna elettorale sottotono dei sei candidati a sindaco e le indiscrezioni che volevano a Stabia seggi blindatissimi e invio di uomini in forze a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, hanno fatto si che nonostante l’attesa per il nuovo sindaco, pochissimi cittadini si siano recati alle urne. Le forze dell’ordine, Polizia Municipale compresa, hanno comunque presidiato i seggi con attenzione e costanza (in particolare quelli dei rioni Scanzano, Savorito, Moscarella e Cicerone) ma senza quel clima di oppressione sponsorizzato da alcuni media. Il dato, comunque, è fatto, e a parte le solite scaramucce tra rappresentanti di lista sedate subito dalle autorità, la giornata è filata via tranquilla: alle ore 12 l’affluenza era all’11,37%, mentre alle ore 19 ha raggiunto il 34,75%. In linea con le percentuali dell’area stabiese i dati ad Arzano, altro Comune dove si concentrate le attenzioni delle forze dell’ordine. Arzano è infatti stato sciolto per infiltrazioni camorristiche e sono quattro i candidati che si sono presentati per archiviare una pagina politica piena di ombre. Di poco superiori le percentuali in penisola, a Sorrento, dove si decide il dopo Fiorentino, e a Massa Lubrense. Venti in totale i Comuni chiamati alle urne anche oggi per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. Di questi 14 quelli che hanno concluso regolarmente il quinquennio, 6 quelli reduci da un periodo di gestione commissariale. Nove i centri che martedì avranno decretato il nuovo Consiglio. Sono: Casamarciano, Casandrino, Casola di Napoli, Cimitile, Mariglianella, Massa Lubrense, Procida, San Paolo Belsito, Crispano. Altri 11, invece, potrebbero tornare a votare l’11 e 12 aprile per il ballottaggio, ovvero Arzano, Bacoli, Caivano, Castellammare di Stabia, Ercolano, Frattamaggiore, Mugnano di Napoli, Pomigliano d’Arco, Sorrento, Sant’Anastasia, Terzigno.

Dario Sautto

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