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Lo stabiese Domenico Aprea vince il concorso “La radio è di parola”

Domenico Aprea, giovane stabiese, è fra i vincitori del concorso nazionale “La radio è di parola”. Il concorso promosso da Radio1 Rai per celebrare il centesimo anniversario del premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, ha registrato la partecipazione di tantissimi giovani talenti provenienti da tutta Italia, desiderosi di affermarsi nel intraprendente scenario della musica e dello spettacolo. Il programma “Il ComunicAttivo” ha decretato i sei finalisti vincitori dell’iniziativa mettendo in palio per gli stessi, una co-conduzione di una puntata di alcuni programmi di maggior successo di Radio1. L’iniziativa sostenuta dal direttore di Radio Rai Bruno Socillo e dal direttore di Radio1 e dei Gr, Antonio Preziosi ed ideata dal giornalista e docente di Linguaggi Radiotelevisivi all’Università di Roma Tor Vergata, Igor Righetti, è stata proposta a tutti gli studenti universitari e ai ragazzi maggiorenni delle scuole superiori ed ha visto la partecipazione per la selezione di quasi 700 aspiranti conduttori in meno di un mese. Alle sei voci nuove-giovani, tra cui spicca Domenico Aprea, stabiese di nascita e residente al quartiere Petraro ai confini fra S. Maria la Carità e Castellammare di Stabia, verrà data la possibilità di far conoscere il proprio talento sulla prima radio italiana. In particolare, Domenico Aprea andrà ad affiancare i conduttori della trasmissione sportiva “Tutto il calcio minuto per minuto”. La giuria che ha valutato e decretato la vittoria delle sei nuove-voci per la radio italiana è stata composta da Bruno Socillo – direttore di Radio Rai, Antonio Preziosi – direttore Radio1 e dei Gr, Riccardo Cucchi – caporedattore Sport, Gianmaurizio Foderaro – responsabile Radio1 Musica, Fiamma Izzo -doppiatrice e direttore del doppiaggio, Massimiliano Lussana – critico radiofonico, Angela Mariella -caporedattore Gr Rubriche e Speciali, Igor Righetti – autore e conduttore “Il ComuniCattivo”, Andrea Sabatini – caporedattore centrale “Baobab” e Marco Tesei – vice caporedattore Gr rubriche. La valutazione dei candidati su cui si è espressa la giuria tecnica e di qualità, si è basata sul contenuto del testo presentato e sulla sua lettura. Sono stati considerati inoltre il livello linguistico, la pertinenza all’argomento scelto, la tecnica di conduzione, il ritmo, il timbro e la dizione. Entusiasti e fiduciosi per il traguardo raggiunto, tutti i colleghi-educatori dell’Azione Cattolica della Parrocchia di Santa Maria del Carmine del Petraro ed il parroco don Raffaele Baccari, dove Domenico Aprea è molto conosciuto e considerato per il servizio di educatore ACR e di volontariato svolto fino ad oggi. Oltre a Domenico Aprea, il concorso  “La radio è di parola” promosso da Radio1 Rai è stato aggiudicato anche da Annalisa Colavito di Bari, Ilaria Cuoci di Modena, Gianluca Guarnieri di Benevento, Giuliana Vizcarra di Lima – Perù e residente a Latina e da Daniela Zagarola di Roma. “In meno di un mese – dice il direttore artistico del premio Igor Righetti – abbiamo ricevuto 683 mp3 da giovani e giovanissimi, tanti i ragazzi nati dal 1988 al 1991, provenienti da tutta Italia. Sono stati selezionati 30 finalisti dai quali sono scaturiti i sei vincitori. Nessuna regione è rimasta scoperta anche grazie alla partecipazione delle università. Ormai quasi tutti gli atenei hanno una web radio – conclude il direttore artistico del concorso, Igor Righetti – dove gli studenti prendono consapevolezza con questo straordinario mezzo di comunicazione che si è saputo rinnovare proprio grazie alle nuove tecnologie, come il web e la telefonia mobile. È la dimostrazione di quanto sia amata la radio”. Naturalmente, è molto soddisfatto per il traguardo raggiunto anche Domenico Aprea: “La musica e la radio sono le mie passioni e sogno di diventare un bravo conduttore radiotelevisivo. Questa vittoria è un piccolo segnale che mi dimostra che con sacrifici e duro lavoro, possono essere raggiunti importanti traguardi, anche in una realtà sociale e ambientale difficile come la nostra. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuto fino alla fine, in particolare la mia famiglia ed Ivana. Ho molto speranza e continuerò a dedicarmi alla musica e alla conduzione radiotelevisiva per alimentare il mio sogno, fiducioso che prima o poi si possa realizzare”.

Vincenzo Vertolomo

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