Alle prime ore del mattino gli uomini del Commissariato di polizia di Torre Annunziata, guidati dal primo dirigente Rosaria Amato, sono riusciti a metter fine all’abuso edilizio che da anni consentiva alla famiglia camorristica dei Venditto alias “Bicchierini”di gestire privatamente un pezzo di città. Un’intera strada, Vicolo Stretto, del quartiere bunker della Provolera era stata trasformata, grazie a muri, cancelli e filo spinato che ne impedivano l’accesso, in cortile dell’abitazione del clan. All’interno un giardino pensile, marmi costosi al posto dell’asfalto ed una veranda blindata ulteriore baluardo costruito per garantire l’incolumità degli affiliati. Oltre a smantellare il piccolo fortino gli uomini delle forze dell’ordine hanno messo fuori uso la rete di videocamere che servivano a controllare i movimenti all’esterno dell’abitazione, che si trova praticamente attaccata alla chiesa del Carmine. L’intera operazione, dall’individuazione del manufatto abusivo al ripristino della legalità, è stata condotta dalla polizia di stato. E pensare che il comune, custode degli spazi pubblici, ed i vigili urbani, deputati al controllo degli abusivismi, sono praticamente di fronte il luogo che da oggi è tornato alla libera fruizione.
Vincenzo Iandolo