Alla Regione, di Casillo in Casillo…

Quattro candidati per le regionali di domenica scorsa: Mario Casillo, Agnese Borrelli, Giosuè Fattorusso e Giovanni Acanfora. Tre per le liste del Centrodestra: Borrelli, Fattorusso e Acanfora e uno, Casillo, per il Centrosinistra. E’ finita “uno a zero”, per usare un linguaggio calcistico: ha vinto Casillo che è stato eletto – si è piazzato al terzo posto nell’elenco dei votati del Pd – con ben 18082 preferenze raccolte nell’intero collegio elettorale della provincia di Napoli. Per gli altri tre c’è stato ben poco da fare. Non avevano alcuna possibilità di essere eletti nonostante l’impegno e la buona volontà profusa nella campagna elettorale. Eppure, per loro, per Borrelli, Fattorusso e Acanfora non è andata propria male. Anzi. Ciascuno, nel proprio piccolo ha conseguito un buon successo.  Ci sono i 1156 voti che la Borrelli, medico e funzionario dell’Asl, ha ottenuto a Boscotrecase: quasi il cinquanta per cento delle preferenze (in totale 2356)  avute dall’Udc di Casini, la lista per la quale Borrelli era in corsa. Insomma, se solo si pensa che la sindaca (è primo cittadino di Boscotrecase da due anni) doveva confrontarsi con pezzi da novanta del calibro di Pasquale Sommese (Udc) nello stesso schieramento ben si comprende quanto arduo fosse la lotta. Eppure ce l’ha fatta a conseguire un ottimo successo. Tanto più che è andata a prendersi 823 voti in quel di Boscoreale, tradizionalmente territorio un poco “ostile” per fatti pregressi. Ovvero per il cambio di schieramento messo in atto qualche mese prima delle consultazioni con l’abbandono del Pd e la scelta di andare con l’Udc di Casini, seguendo appunto il suo riferimento regionale: Pasquale Sommese. Ovviamente, il cambio di casacca ha creato molto “disappunto”, per dirla con un eufemismo, nelle file dei democratici di Bersani. Insomma, si è ricreata la frattura – forse mai sanata – tra Casillo padre e la sindaca. Per questo motivo, pare ancora più interessante il numero di voti che Borrelli si è portata a casa da Boscoreale. Per contro, Casillo figlio (Mario, per intendersi), è andato a prendersi quasi settecento voti in “Casa Borrelli”. Insomma, viste le cose come sono andate, il “duello” tra i due può considerarsi quasi una “pari e patta”. Ma con la sicura prevalenza di Mario Casillo che per i suffragi avuti può considerarsi come l’unico grande vincitore dell’area vesuviana – torrese. Insomma, un sicuro punto di riferimento per gli anni a venire e un elemento di rottura con il quadro generale di cui i suoi avversari e detrattori politici dovranno tenere ben conto. Casillo, difatti, è sulla scena politica da diversi anni e ha ricoperto un incarico di prestigio e impegno: assessorato ai trasporti  nell’ultima giunta provinciale guidata da Dino de Palma. Insomma un avversario di non poco conto e dotato di ottimo acume politico. Ottimo, anzi ottimissimo (verrebbe voglia di dire se non si trattasse di un grave errore linguistico), risultato ha ottenuto Giovani Acanfora. Sino a pochi giorni fa era a dir poco uno sconosciuto. Ovvero, aveva una caratura politica sicuramente locale. Invece ha messo a segno un exploit da far impallidire i ben più navigati politici locali. Acanfora, tra Boscoreale e Boscotrecase s’è messo in saccoccia più di mille e quattrocento voti su un  conteggio totale di lista pari a 1579. Come a dire il novanta e passa per cento delle preferenze date alla lista “Alleanza di centro Pionati”. Bel colpo. C’è da dire anche che Acanfora è stato tuttavia ben sostenuto da un gruppo di politici del centro destra, e del Pdl in particolare che – si dice – hanno fatto fuoco e fiamme per farlo votare. Ultimo, ma non ultimo, assolutamente, per numero di preferenze, c’è Giosué Fattorusso, candidato nella lista “La Destra” di Storace, a sostegno  di Caldoro. Ebbene, Fattorusso, tra Boscoreale e Boscotrecase ha messo assieme ben 193 preferenze, che, sul totale di lista pari a 249, fanno una percentuale quasi “bulgara” e simile in tutto a quella messa a dimora da Acanfora. Di Più. C’è da dire che Fattorusso, al di là dello schieramento, ha potuto contare anche su testimonianze di stima di elettori di  altre liste. Insomma, se Mario Casillo ha, per usare la terminologia calcistica, stracciato gli avversari, le “squadre” che hanno dovuto soccombere alla corazzata messa in campo da giovanissimo neo-onorevole non hanno per niente sfigurato. E, c’è di più. sono destinate, in futuro a frapporre più di un ostacolo ai vecchi e ai nuovi amici nelle campagne: comunale, provinciali e politiche, future.  Ovviamente, non vale per tutti. E questo perché in politica non esiste niente di “già visto” e tutto, ma proprio tutto, può accadere in un batter d’occhio. Chi mai avrebbe pensato, difatti, che Agnese Borrelli, candidata alla Camera per il Pd nelle passate politiche – e con una buona performance – si sarebbe mai allontanata da quello schieramento? Qualcuno può dire che tra lei e i Casillo c’erano frizioni politiche di vecchia data e che adesso sono venute fuori. Ma perché prima c’era stato l’accordo? Ecco: in politica, mai dire mai. In questo settore un giorno può avere la valenza di un secolo per quello che si riesce a fare o a non fare e per le alleanze che si sfaldano e per quelle che si costruiscono.  In maniera particolare in quest’angolo di mondo: Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, baciato in fronte dalla malasorte (vedi i veleni distribuiti a iosa dalla discarica approntata nel parco del Vesuvio: una delle meraviglie del mondo, il vulcano. Ma anche la discarica che invece è una “meraviglia per il mondo” che pare non capire la follia degli uomini che la fa riempire di monnezza) dunque molte cose sono accadute e possono ancora accadere. Basta aspettare. E, forse, riuscire a vedere o cogliere i movimenti della palude politica locale. Come sempre, in politica.

Salvatore D’Esposito

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