Juve Stabia: parlano Rastelli e Ametrano

Massimo Rastelli

E’ un Rastelli soddisfatto per i 6 punti raccolti nelle 2 trasferte di Brindisi e Isola Liri e infastidito per le parole di Auteri rivolte ai gialloblè. “Potrei dire – esordisce mister Rastelli – che mi fa piacere tanto da una parte e poco dall’altra aver vinto due gare esterne anche se sapevo che non era facile andare a vincere contro 2 squadre che ambivano ad obiettivi diversi, il Brindisi per i playoff e l’Isola Liri per la salvezza. Sapevo che erano due scogli insormontabili da superare però tutti si aspettavano che avremmo fatto da 1 a 4 punti mentre 6 sono stati tra le più rosee delle mie aspettative. Dopo ogni sconfitta la squadra è stata brava a reagire e questo è stato il segreto di questo gruppo”. “Acoglanis – afferma il tecnico delle vespe – l’ho portato in panchina domenica scorsa perché mercoledì si era fermato, è entrato e ha fatto bene però è stata una settimana difficile perché ho dovuto centellinare le energie dei ragazzi. Sul gol Diego ha sentito riacutizzarsi sul piede che gli faceva male e credo che tra 15 giorni contro la Scafatese sarà disponibile. Anche Cinelli sabato si è stirato dopo l’infortunio che l’ha tenuto fermo per molto tempo. E’ normale che riuscire a passare avanti dopo una rincorsa molto faticosa non era cosa facile e credo che sia il momento migliore per dare una mazzata alle avversarie che pensavano che avremmo avuto problemi in queste 2 trasferte invece le abbiamo superate brillantemente portando a casa 6 punti fondamentali”. “Le parole di Auteri – spiega il trainer stabiese – danno fastidio perché fanno infangare il lavoro svolto dai ragazzi, abbiamo la coscienza pulita e non penso che la Scafatese che deve salvarsi ha bisogni di stimoli esterni. Questo sminuisce solo il lavoro degli altri e non ho mai avuto dare alibi ai miei giocatori, ci siamo sempre assunti le nostre responsabilità ed anche lo stesso giocatore si rende conto di fare meglio quando non è in giornata, abbiamo sempre fatto autocritica sulle prestazioni negative e sulle pressioni. Quella contro l’Igea è la partita più difficile da affrontare, presenta molte insidie ed arriva dopo aver messo questa domenica un po’ il nasino fuori racimolando punti importanti. L’Igea è una squadra che verrà qui per mettersi in mostra per il prossimo anno e il fatto che non ha nulla da perdere mi preoccupa”. “La gente – chiarisce il mister gialloblè – ci ha sempre seguito fuori casa e il loro coro e la loro spinta negli ultimi minuti di domenica scorsa quando stavamo soffrendo è l’immagine più bella di questa stagione. Ad inizio stagione ho fatto altri tipi di discorsi alla squadra ed ho detto a Soviero che la sua esclusione non è una scelta tecnica, sta facendo un gran campionato e non ha avuto grandi incertezze se non solo quella di Barletta però poi ha sempre parato bene. Panico ogni volta che è stato chiamato in causa ha fatto bene e questo è per far capire a Soviero che a Roma ha fatto una grossa sciocchezza, Ho tre bravi portieri, anche D’Oriano si allena bene e non mi lamento”. “Credo – conclude Rastelli – che Ametrano sia stato l’unico giocatore che meritava più degli altri di giocare sempre però per il rapporto che ci lega gli ho detto che valuto per quello che vedo in campo e credo di aver sempre fatto bene le mie scelte. Cerchiamo di preparare la gara con l’Igea con molta intensità però coi vari moduli schierati da loro cambia l’aspetto e te ne accorgi subito in campo come giocheranno”.

Autore di una stagione caratterizzata da prestazioni altalenanti e da molti infortuni, il difensore delle vespe Raffaele Ametrano spiega l’importanza delle vittorie colte dalla squadra a Brindisi e Isola Liri. “ Il campionato – afferma il difensore stabiese – non è ancora finito. Abbiamo fatto un altro passo importante per il prosieguo della stagione perché dopo Brindisi andare a vincere in un campo difficile e dove le big hanno preso punti come quello di Isola Liri non era facile, domenica dopo la gara era molto soddisfatto e contento. Si gioca sempre per la gente e vedere i tifosi in festa è stato bello. Ci hanno dato una grossa mano con una spinta in più negli ultimi 20 minuti quando stavamo soffrendo”. “E’ dura – continua l’esterno gialloblè – per il Catanzaro perché chi insegue si aspettava che in queste 2 trasferte avremmo steccato però stando sempre dietro di loro e sorpassarli è uno stimolo in più per far bene. Il loro morale è sceso e non possiamo mollare mai la presa soprattutto ora che stiamo vanti. Il girone di ritorno è difficili perché anche le squadre medio – basse si rinforzano a gennaio e poi ci sono molte componenti che non ti permettono di vincere sempre”. “Il segreto – conclude Ametrano – di quest’anno è stata l’unione del gruppo, è vero che abbiamo perso 2 grandi giocatori a gennaio però ci sono altri 22 che sono rimasti per raggiungere l’obiettivo finale. Queste 6 partite le voglio giocare tutte, saranno forse le ultime, mi voglio godere questo finale di campionato, bisogna pensare partita dopo partita. Non penso al futuro, spero di rimanere qui e voglio cancellare l’incubo dello scorso anno. Sarebbe importante per me far parte di questa società anche in futuro anche perché sono tifoso. Il mio posto è sempre stato in campo però per ora non penso al futuro, voglio solo il bene di questa squadra”.

Adriano Napoli

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