«Esprimo la mia contrarietà alla adozione della pillola abortiva Ru486. Morire prima di nascere attraverso un’asettica pratica ospedaliera, o peggio, attraverso l’ingerenza di un prodotto farmaceutico acquistato a cuor leggero, rappresenta un’alienazione estrema di ragione e coscienza».
È quanto sottolinea l’Assessore provinciale alle Politiche giovanili, Antonio Iannone, sull’utilizzo della pillola abortiva Ru486.
«Mi appello alle giovani donne – continua Iannone – affinché, la cultura della vita non ceda il passo alla amorale pratica dell’aborto attraverso l’utilizzo leggero di un farmaco. Il ricorso all’aborto “facile” è una pratica che va combattuta con ogni mezzo e le Istituzioni sono chiamate a scendere in campo per difendere i veri diritti dell’Umanità. La cultura laico-comunista degli anni Settanta ha affermato, anche in questo ambito, un malinteso senso della libertà di scelta che ha reso strutture finalizzate alla consultazione ed all’ascolto in luoghi in cui viene decisa a tavolino la morte di un essere vivente. È questo un tema che scuote, certamente, le coscienze di noi cattolici ma che deve interrogare quelle di tutti i giovani che si sentono impegnati rispetto ad un futuro che non può, evidentemente, nutrirsi di speranze se cede ai colpi del nichilismo edonistico del presente. Ai giovani della provincia di Salerno va un mio appello ed il mio impegno finalizzato a creare reali politiche di sostegno in favore della famiglia tradizionale».