Il risultato raggiunto a Scafati da Monica Paolino nell’ultima tornata elettorale è stato straordinario. I numeri conseguiti sono il frutto del grande lavoro messo in campo da tantissimi cittadini, attivisti e consiglieri comunali, e dell’ancora vivo apprezzamento a Scafati, del buon governo della città e, sul piano provinciale, della vicinanza alla linea del Ministro Mara Carfagna. L’analisi del voto, però, dopo una più attenta valutazione, ha dimostrato che il centro-destra che ha vinto le elezioni non è quello che ha vinto le amministrative a Scafati quasi due anni fa, in quanto composto da nuovi elementi, appartenenti alle frange più estreme della nostra coalizione e da alcuni esponenti di centro-sinistra. Questi ultimi giorni che hanno seguito il risultato elettorale, sono stati scanditi anche da malumori e dissensi rispetto al mio operato, comunicati stampa e manifesti, spesso concordati da “quel centro – destra”, dal centro-sinistra e da esponenti che ancora fanno parte della maggioranza, contro il lavoro messo in campo da questa amministrazione. Ho sentito troppi discorsi, parole e ragionamenti contro la mia persona, contro questo governo e contro il progetto ‘Scafati Cambia’ ormai ad un punto cruciale. Questa cosa mi rattrista e mi sconforta. C’è bisogno a questo punto di fare chiarezza e di riflettere seriamente, nell’ambito della maggioranza, sull’assetto della futura giunta e definire i futuri scenari di questa amministrazione. Per mettere fine ai malumori e ai dissensi, come primo atto, convocherò a breve un consiglio comunale straordinario, dove chiederò di approvare o meno un documento programmatico per i prossimi tre anni e dove saranno illustrati i progetti relativi al Puc, all’ex Copmes, al Più Europa, alle opere pubbliche appaltate e da realizzare. Un’azione necessaria per capire se ci sono ancora i presupposti per andare avanti e quell’entusiasmo, che più di ogni altra cosa ha caratterizzato sin dall’inizio questo governo di centro-destra e il progetto ‘Scafati Cambia’, figlio di una grande energia, del lavoro di tanti amici, uomini e donne, di una grande passione. Se tutto questo è ancora presente nella maggioranza, se ancora c’è quella volontà di cambiamento necessaria per portare avanti progetti così importanti, andremo avanti, altrimenti, con grande serenità e pacatezza, sarò il primo a fare un passo indietro, dimettendomi da Sindaco, pur di non governare ingabbiato da qualcuno o da qualcosa, e a rimettere nelle mani della città la scelta del nuovo governo cittadino.