Disabili protestano per impossibilità di partecipare alle messe pasquali in Campania. Troppe barriere architettoniche per accedere ai luoghi di culto. Verdi:”una chiesa su due non ha le pedane per i portatori di handicap”. Una denuncia clamorosa nata per protestare contro l’impossibilità da parte di migliaia di disabili campani di partecipare alle messe della Santa Pasqua è quella fatta da alcune associazioni di categoria guidate dalla UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) che ha segnalato il caso alla federazione dei Verdi. “Sembra incredibile –spiega il commissario regionale Francesco Emilio Borrelli- ma i luoghi di culto campani sono gli edifici “pubblici” più inaccessibili per i portatori di handicap in Campania ed in particolare nella provincia di Napoli.Circa il 55% delle chiese sono irraggiungibili per i disabili e i parroci non hanno realizzato nessun sistema di abbattimento delle barriere architettoniche. Non parliamo soltanto di chiese antiche ma anche di realizzazioni moderne dove non è stato previsto nessun tipo di ingresso agevolato per i disabili”. “Mentre oramai l’80% delle costruzioni pubbliche – continua Borrelli – hanno previsto sistemi di accesso per i portatori di handicap (scivoli sui marciapiedi,strisce gialle,accessi facilitati per gli edifici pubblici) ciò non è avvenuto per le chiese e una buona parte degli edifici del clero”. “Posso fare – spiega Salvatore Leonardo della Uildm – l’ultimo caso del comune di Arzano dove è stata ristrutturata la piazza centrale da poco ed anche la facciata della chiesa ma nonostante le nostre pressanti richieste non è stato realizzato uno scivolo per i portatori di handicap”. “Mi domando – continua Leonardo – perché la chiesa si batte con tanta forza contro l’aborto o il divorzio proponendo anche la disobbedienza civile e poi non si impegna per far entrare i disabili nei luoghi di culto. Noi abbiamo il diritto di entrare in chiesa e partecipare alle cerimonie religiose” “Tra le storie più tristi che ci hanno raccontato-conclude Borrelli- c’è quella di un parrocchiano che alla richiesta di dotare la propria chiesa di una pedana gli è stato risposto dal parroco che i fedeli non gradivano e sopratutto che rovinava l’ingresso agli sposi dei diversi matrimoni annuali. Matrimoni che fruttano laute offerte che i portatori di handicap non procurano”. I Verdi e la Uildm hanno scritto al Cardinale Sepe per chiedergli un interessamento per rendere le chiese accessibili a queste persone partendo proprio dal caso di Arzano.