Si è tenuta mercoledì 31 marzo alle ore 18.30 presso la sala consiliare del comune di Somma Vesuviana un’interessante rassegna culturale che ha avuto come tema la presentazione al pubblico del settantesimo numero della rivista “Summana”, attualmente diretta da Luca D’Avino e coordinata dal Dott. Domenico Russo. Nata nel lontano 1980, ad opera del Prof. Raffaele D’Avino, la Summana riporta studi e ricerche riguardanti il patrimonio etnico, storico e civile della città di Somma Vesuviana, compiuti da numerosi studiosi tra cui i Prof.ri Antonio Bove, Alessandro Masulli, Enrico Di Lorenzo, Gerardo Capasso, Antonio Auriemma e Domenico Parisi, collaboratori della rivista, nonché autori degli articoli proposti in essa. Alla rassegna hanno partecipato, oltre all’intero staff della rivista, anche membri della giunta comunale di Somma Ves.na: l’Assessore alla Cultura Avv. Anna Cuomo, il Presidente del Consiglio Comunale Dott. Carmine Di Sarno, ed il Sindaco Dott. Raffaele Allocca che ha inaugurato la serata parlando della Summana come “rivista che da’ lustro e visibilità alla città di Somma a livello regionale, in un territorio dove si fa poca cultura per una città così ricca di storia” e chiedendo collaborazione e partecipazione a tutta la cittadinanza per fa sì che tale rivista possa essere una cassa di risonanza per la cittadina vesuviana. Al concludersi delle parole del Sindaco sono intervenuti gli autori dei vari articoli, spendendo poche ma ricche parole per ciascuno degli argomenti trattati, dalla polemica del Monsignor Domenico Maione per lo scritto dell’avvocato ottavianese Giuseppe Macrino, al trattato sull’origine del Monte Somma e del Vesuvio, etimologicamente e geologicamente parlando, fino poi ad arrivare all’ode fatta ai soldati sommesi caduti nella Prima Guerra Mondiale. Sostenuta economicamente e culturalmente dall’amministrazione comunale, la rivista si è prefissa anche quest’anno l’onere di mettere in luce i veri stendardi ed emblemi della nostra storia, nonché di rendere note le più recenti scoperte artistiche ed archeologiche che sempre più di frequente tendono ad essere trascurate per dar spazio a mere e futili mediocrità, continuando, così, a porre in secondo piano territori floridi dal punto di vista letterario, etnico e culturale come questi.
Giuseppe Annunziata