La luce in fondo al tunnel. Dopo una stagione agonistica travagliata e discontinua dal punto di vista dei risultati, improvvisamente sembra scorgersi una possibilità di riscatto, a sole quattro giornate dal termine della fase regolare. Un riscatto chiamato play-off.
Sorprendendo anche i più scettici, la Bialetti Scafati ha dato una sterzata decisiva alla sua stagione ed illuminato gli occhi di dirigenza e tifosi, che ora attendono con ansia le prossime gare in programma, per tastare il livello di maturità acquisito dal quintetto allenato da coach Marco Calvani. Le ultime due vittorie consecutive casalinghe, contro Banco di Sardegna Sassari e Aget Imola, ha riacceso gli entusiasmi e permesso di sognare ancora in grande. Il nono posto, l’ultimo utile in chiave play-off, dista solo due lunghezze e, con otto punti ancora in palio (ovvero quattro gare da disputare), tutto è ancora possibile.
Si inizia con la trasferta di domenica prossima sul campo del fanalino di coda A. B. Latina, che la Bialetti potrebbe definitivamente condannare alla retrocessione. Poi il match interno con la capolista Enel Brindisi (domenica 18 aprile), alla ricerca disperata di punti utili, per chiudere quanto prima la stagione con la promozione diretta in massima serie. Decisivi saranno, infine, gli scontri play-off con Snaidero Udine (in trasferta, il 25 aprile) e Fastweb Casale Monferrato (in casa, il 2 maggio).
La squadra vista la scorsa settimana nel turno pre-pasquale lascia vivi i sogni di gloria e la speranza di tifosi ed appassionati. La Bialetti, poi, una volta agguantati i play-off potrebbe essere una autentica mina vagante. Lo ha detto anche il tecnico dell’Aget Imola, Maurizio Lasi, al termine della sconfitta per 81-58 subita al Pala Mangano, lo scorso giovedì: «Scafati ci ha surclassato in tutto. Hanno una squadra completa. E’ una squadra che, a mio avviso, qualora dovesse arrivare ai play-off, potrebbe guadagnare anche la promozione in A1».
Più che soddisfatto del rendimento dei suoi uomini è stato anche il tecnico gialloblù Marco Calvani: «Era una gara non facile – ha spiegato – perché venivamo dall’esaltante match giocato e vinto contro Sassari. Il rischio più grande poteva essere un calo di attenzione. Nel primo quarto siamo stati censurabili soprattutto in fase difensiva, poi abbiamo attuato delle correzioni e ci siamo ripresi. Tutti hanno fatto bene e, se proprio devo fare dei nomi, faccio quelli di Rush e Fattori. Il primo è stato prezioso con 11 rimbalzi ed 8 punti, mentre il secondo ha dato ancora una volta dimostrazione di come sappia e possa fare bene, ogni volta che sia chiamato in causa. Diciamo che sta rispondendo bene alla fiducia che gli ho dato. Poi, siamo riusciti a dare qualche minuto anche a Busca, e questo è un altro importante fattore per il prossimo futuro».
Con una rosa completa in ogni reparto e con una intelaiatura di squadra da prima della classe, la Bialetti inizia a far paura a tutti. Le lunghe settimane di allenamento della squadra con il tecnico subentrato a Luigi Gresta, anche se in ritardo rispetto alle altre formazioni, a causa dei continui avvicendamenti, sia in organico, che in panchina, permettono finalmente di ammirare una squadra che vince, diverte e che fa sognare. Ma l’allenatore romano, benché entusiasta dei suoi uomini, si veste da pompiere e spegne facili entusiasmi. «Con questo successo, che ci permette di vedere la classifica con animo diverso, nulla è cambiato. Ci occorrono ancora due punti per guadagnare la salvezza certa, matematica. Abbiamo due match in casa e due in trasferta per cercare di centrare questo obiettivo. Solo dopo il raggiungimento della salvezza – ha chiosato – potremo vedere se sarà possibile osare qualcosa in più».