Chi sarà il nuovo sindaco di Pomigliano d’Arco Onofrio Piccolo per il Pd o Raffaele Russo per il Pdl ? Ancora pochi giorni ed avremo una risposta, siamo infatti veramente al rush finale, ancora qualche giorno di campagna elettorale poi la parola passerà agli elettori, sarà il popolo sovrano a decidere le sorti amministrative di questa città, e questa volta la scelta è più che mai estremamente semplice sulla carta dovendosi scegliere tra due persone, ovvero Piccolo o Russo, ma allo stesso tempo difficile per quel che riguarda i contenuti, i valori, gli ideali. Se guardiamo a questi ultimi ed alle culture politiche che storicamente hanno rappresentato gli schieramenti di sinistra e di destra la scelta dovrebbe essere tra ambientalismo, cultura degli spazi verdi , ecologia, sviluppo sostenibile, e sicurezza, ordine pubblico, efficienza dei servizi resi ai cittadini. In realtà fortunatamente non è così, tutta questa pochezza per nostra fortuna non sembra essere parte dei programmi elettorali dei due candidati sindaci né dei loro rispettivi schieramenti, e sottolineiamo fortunatamente perché sono molteplici le esigenze dei cittadini, non potendosi quindi limitare ad una scelta così ridotta di contenuti e di idee. Pochezza che se da un lato sembra non esserci, dall’altro invece si è portati a pensare il contrario, ed allora l’interrogativo più significativo dovrebbe essere ma davvero andando al voto sarà eletto qualcuno in grado di meritare questa carica ? Chi governerà questa città per i prossimi 5 anni avrà davvero a cuore gli interessi dei cittadini ? Finora in questa strana e anonima campagna elettorale si è verificata soltanto una contrapposizione tra due persone, tra due schieramenti, con scambi reciproci di accuse e di insulti più vari, anche questo sintomo di un decadimento della politica e del suo assurgere a funzione sociale, a cura degli interessi dei cittadini e non di quelli di pochi. Ancora una volta come sempre, ci sono state ingenti spese per materiale elettorale finito poi carta straccia per le vie della città, camion pubblicitari che girando per le vie del centro contribuiscono ad un maggior inquinamento dell’aria e ad un incremento delle polveri sottili, ed in tutto ciò di tutela dei cittadini non se n’è vista nemmeno l’ombra né qualcuno parla di cosa intende fare nei prossimi 5 anni sia da una parte che dall’altra. E’ una campagna elettorale al passato, si pensa di più alle cose fatte che non a quelle da fare ed in questo ancora una volta la politica ha fallito, e sarebbe pur giunta l’ora che nei rispettivi schieramenti qualcuno facesse un passo indietro e lasciasse posto ad un vero ricambio generazionale. Ad ogni modo la battaglia continua, ed è una battaglia molto nervosa che si giocherà fino all’ultimo voto utile, non essendo infatti più necessario il quoziente del 50% + 1 che era invece imposto per vincere al primo turno, e come accennato nell’edizione della settimana scorsa c’era la possibilità che la lista civica Pomigliano città aperta giocasse un ruolo chiave a tal fine, e tale possibilità si è concretizzata, con il candidato sindaco Francesco Vigorita (il quale aveva ottenuto il 4,6% pari a circa 1500 voti al primo turno) che ha invitato i propri elettori a votare per il candidato sindaco Raffaele Russo (Pdl). Ed allora giochi già fatti ? Nel centro-sinistra non ci si rassegna, e si continua a battagliare fino all’ultimo voto, si continua a credere nella possibilità di rimonta, che nel qual caso dovesse esserci, sarebbe una rimonta stoica data la difficoltà della battaglia elettorale e dovendo rimontare uno svantaggio piuttosto pesante di circa 9 punti percentuali, anche se c’è da tenere in conto un calo fisiologico di partecipanti al voto, per cui tutto è possibile, poiché si sa che statisticamente ai ballottaggi l’affluenza alle urne è sempre minore rispetto al primo turno, e ciò vuol dire che vincerà chi riuscirà a portare più persone al voto, ovvero in estrema sintesi chi perderà meno colpi. Ma comunque andrà a finire, si spera che alla fine a vincere, lo ripetiamo ancora una volta, sia l’interesse ad occuparsi dei problemi e delle esigenze dei cittadini, restituendo così alla politica il suo ruolo fondamentale di miglioramento del benessere di una collettività, e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Massimo Venturi