Ecco come sono andati i fatti sulla decisione Camoranesi: «Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (fax delle ore 10.59 odierne) ex art. 35 1.3) CGS circa la condotta tenuta al 7° del secondo tempo dal calciatore Mauro German Camoranesi (Soc. Juventus) nei confronti del calciatore Daniele Conti (Soc. Cagliari); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky e Rai), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore juventino, nella zona centrale del campo, veniva contrastato nell’azione dal calciatore cagliaritano e, in tale frangente, con rapido movimento, alzava il braccio sinistro all’altezza della spalla, colpendo con il gomito il volto dell’avversario, che cadeva al suolo con atteggiamento sofferente. L’azione proseguiva senza alcun intervento da parte dell’Arbitro che, interpellato da questo Ufficio, con e-mail delle ore 12.25 odierne, ha dichiarato «In riferimento al contatto avvenuto al 7° del secondo tempo tra il calciatore della Juventus Camoranesi Mauro e il calciatore del Cagliari Conti Daniele, riferisco che ho reputato un normale contatto di giuoco quello avvenuto tra i due calciatori e null’altro». Tale valutazione espressa dal Direttore di gara, non sindacabile nel merito da questo Giudice per i limiti funzionali dettati dall’art. 29, n. 3 CGS, rende inammissibile ex art. 35 n. 1.3) la proposta “prova televisiva”. P.Q.M. delibera di non adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del calciatore Mauro German Camoranesi (Soc. Juventus) a seguito della segnalazione del Procuratore federale.
Invece ecco la motivazione della squalifica inflitta a Fabio Quagliarella: fermato per tre giornate Fabio Quagliarella «per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Ottava sanzione); per avere, al 41° del secondo tempo, all’atto dell’ammonizione rivolto all’Arbitro espressioni ingiuriose e quindi, all’atto della consequenziale espulsione, indirizzato al Direttore di gara un pesante insulto». L’attaccante del Napoli salterà le sfide con Bari, Cagliari e Chievo e tornerà a disposizione per la sfida all’Atalanta, il 9 maggio, nella penultima giornata di campionato. Nessuna squalifica invece per il tecnico azzurro Mazzarri (per lui ammenda di 5mila euro e diffida) «per avere, al 43° del secondo tempo, contestato platealmente l’operato arbitrale uscendo dall’area tecnica ed entrando sul terreno di giuoco; recidivo». Fermato per tre giornate il preparatore atletico Pondrelli per «avere, al 43° del secondo tempo, rivolto reiteratamente all’Arbitro pesanti insulti; recidivo».
Ecco tutti i giocatori fermati per la sedicesima giornata di ritorno del nostro campionato da Tosel e le molteplici multe inflitte: Il giudice sportivo ha squalificato per un turno 16 giocatori in serie A. Sono Aronica e P. Cannavaro (Napoli), Mascara (Catania), Ariatti (Chievo), Bellucci e Mozart (Livorno), Biabiany e Valiani (Parma), Canini e Conti (Cagliari), Chivu (Inter), Criscito (Genoa), Gastaldello (Sampdoria), Pirlo (Milan), Pratali (Siena) e Pellegrino (Atalanta). I giocatori diffidati sono Mandelli (Chievo, con ammenda di 1.000 euro), Borriello e Ambrosini (Milan), Kolarov (Lazio), Kroldrup (Fiorentina), Maccarone e Vergassola (Siena), Marchisio e Felipe Melo (Juventus), Cavani, Miccoli e Migliaccio (Palermo), Muntari (Inter), A. Lucarelli (Parma). Ammenda di 2.000 euro a Doni (Atalanta) e Cossu (Cagliari) e di 1.500 euro a Menez (Roma). Queste le ammende per le società: 15.000 euro al Napoli, 10.000 euro al Genoa, al Livorno e alla Sampdoria, 2.500 euro alla Fiorentina e 1.500 euro al Milan.
Non ci sono commenti alle decisioni del Giudice Sportivo ai danni della società azzurra, l’unica risposta la lasciamo ai fatti che sono evidenti e palesi agli occhi di chi è innamorato del calcio, e che a causa di queste decisioni si sta disinnamorando. Speriamo solo che dopo Calciopoli non siamo alle soglie di una “Arbitropoli”.
Cosimo Silva