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Torre Annunziata: si è chiusa la seconda rassegna “Pentagramma Oplontino”

Con il concerto del soprano Maria Antonietta Caggiano, del chitarrista Giuseppe Del Plato e del flautista Angelo Ruggieri, si è chiusa la seconda rassegna di Musica Classica “Pentagramma Oplontino” (iniziata a novembre del 2009), a cura del Circolo Professionisti e Artisti “Giuseppe Esposito” di Torre Annunziata. Nel suo breve preludio, il presidente del sodalizio ospitante, dr. Antonio Manzo, ha espresso l’intenzione, condivisa dai soci, di organizzare anche la terza edizione  del programma,  confortato dalla partecipazione del pubblico di appassionati che ha seguito con entusiasmo tutti i concerti. L’iniziativa, che si rinnova di anno in anno, dimostra che il Circolo “Guseppe Esposito” si propone come importante punto di riferimento di promozione culturale per la città oplontina. Il presidente ha ringraziato, tra gli altri, il prof. Antonio Tommaso Cirillo, consulente musicale della rassegna, ed il direttore artistico M° Angelo Ruggieri, i quali con la loro competenza rendono sempre più gradito il susseguirsi di ottimi esecutori sul podio del club. La serata di chiusura si è avvalsa di protagonisti come lo stesso direttore artistico, flautista dal curriculum di tutto rispetto, insieme al chitarrista Giuseppe Del Plato, appassionato studioso di musica popolare e concertista di ottimo livello, i quali, nella prima parte, hanno deliziato il folto pubblico presente con musiche brasiliane ed altri spartiti; in un secondo tempo, il soprano Maria Antonietta Caggiano, con la  sua deliziosa voce, ha polarizzato l’attenzione della platea, interpretando un programma di canzoni napoletane classiche, nel ricordo della sua collaborazione con Roberto Murolo. Sono echeggiate, nel salone del Circolo, melodie quali “ ‘O marenariello”,  “Reginella”, “‘O Sole mio”, “Passione” ed altri motivi cui il pubblico ha rivolto tanti entusiastici applausi. L’appuntamento quindi è alla terza edizione di “Pentagramma Oplontino”, che il pubblico di appassionati attende con interesse.

Federico Orsini

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