Torre del Greco: protesta contro gli abbattimenti, bloccata la A3

Le famiglie “abusiviste” per la prima casa di necessità, ritornano a protestare e bloccano il tratto autostradale Sa-Na. Ieri mattina decine e decine di auto si sono messe in marcia lentamente partendo dai diversi caselli autostradali di Angri, Pompei e Castellammare di Stabia, intasando tutta la carreggiata e provocando numerosi disagi. La protesta è iniziata alle ore 8 del mattino fino alle 10.30 circa dove si è formato gradualmente un lungo intasamento automobilistico sul tratto autostradale Sa-Na, creando traffico, malumori e disagi collettivi. Il punto di maggiore concentrazione è stato compreso fra i caselli autostradali di Torre Annunziata, Torre del Greco e Ercolano, tanto da provocare anche alcuni scontri verbali fra gli automobilisti che avevano provocato l’intasamento per protestare e quelli che abitualmente si ritrovavano a percorrere lo stesso tratto per recarsi al lavoro. Subito sono sopraggiunti sul posto le autovetture della Polizia Stradale e dell’Arma dei Carabinieri, che hanno avuto molto da fare per ripristinare l’ordine e sciogliere una lunga fila di automobili che transitavano lentamente “a passo d’uomo”. Ancora una volta si sono riunite tantissime famiglie per compiere l’ennesima marcia di protesta pacifica, dove spontaneamente si sono organizzate insieme per mettere in evidenzia, silenziosamente, tutto il loro disagio e la loro disperazione per la ripresa delle demolizioni in tutto il Napoletano. “Non c’è la facciamo più a vivere con questa ansia di vedere prima o poi le ruspe davanti casa nostra – commenta uno degli automobilisti – siamo angosciati e con il tempo ci siamo ammalati per la sofferenza. Da oggi in poi scenderemo in strada tutti i giorni perchè vogliamo continuare a vivere!”. Occhi lucidi, rossore in viso e avvilimento da parte di tantissime persone che ancora una volta scendono per strada per protestare contro una legge che li identifica come “abusivisti” e per chiedere chiaro e tondo delle soluzioni concrete da fare attuare alla politica. “Da oggi in poi non ci fermeremo più e a caso andremo ad occupare altri luoghi pubblici – precisa un padre di famiglia – non aspetteremo più che i comitati ci dicano cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare, se dobbiamo attendere la risposta di quel politico o quella telefonata che tarda ad arrivare. Stiamo stanchi di aspettare, ora basta!”. Una problematica quella delle demolizioni, ormai divenuta da mesi una vera e propria emergenza sociale e che si preannuncia con un proseguo ancora più scomposto e drammatico. Secondo molti infatti, diverse famiglie associate nei comitati formatosi fino ad oggi, agiranno spontaneamente per protestare contro lo Stato che non assicura loro, uno dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione, il diritto alla casa, peraltro divenuta di necessità perchè costruita in tanti anni di stenti e sacrifici. E per farlo, secondo quanto affermato da molti già ieri mattina, saranno pronti a bloccare anche altri tratti autostradali, piazze, linee ferroviarie e perfino l’aeroporto di Napoli. L’intento sarà sempre lo stesso: protestare per difendere il loro diritto alla casa di necessità e per rimarcare ancora una volta, l’assenza della politica, risultata presente solo nella passata campagna elettorale dove ha saputo solo promettere in cambio di voti.

“Non ne siamo a corrente di cosa sia successo questa mattina perchè non era un’iniziativa proposta dal coordinamento dei comitati – tiene a precisare Domenico Elefante – solo da poco abbiamo saputo della protesta e ho deciso di partecipare come singolo cittadino. Purtroppo è da tempo che le persone sono stanche di aspettare e a pochi giorni dalla ripresa degli abbattimenti, hanno incominciato a reagire per conto proprio. Noi associazioni ci dissociamo categoricamente da ogni singola e personale iniziativa e non abbiamo intenzione di assumerci le responsabilità di quello che potrà succedere”. Raggiunto telefonicamente Domenico Elefante, referente dell’associazione Amici del Territorio di Santa Maria la Carità, si mostra tanto sorpreso quanto preoccupato della manifestazione di protesta svoltasi ieri mattina sul tratto stradale della Sa-Na. Avevamo avvertito già nei giorni scorsi diversi malesseri che a stento riuscivamo a contenere, considerando anche che i senatori della Repubblica, in primis Carlo Sarro, ci rassicurano quotidianamente per la breve approvazione del decreto “salva-case”. Non riesco a comprendere la loro reazione e purtroppo, ne dobbiamo prendere le distanze”. Anche Giuseppe Commentale dell’associazione Amici del Territorio di Lettere ci spiega telefonicamente di non esserne a conoscenza della protesta “a passo d’uomo” sull’autostrada: “E’ un evidente segnale che le persone stanno incominciando a reagire per conto proprio, in modo scomposto e improvvisato – tiene a ribadire l’ex sindaco di Lettere -. Già nei diversi giorni avevo sentito di qualche iniziativa del genere, ma pensavo a qualcosa da organizzare e da far autorizzare, ma non immaginavo a quello che è successo questa mattina. Purtroppo, essendo stato informato solo da poco, ho pensato di raggiungerli per stare vicino a tante famiglie disperate. Fra la gente ci si chiede di occupare altri comuni o linee ferroviarie o chi sa cosa. Ma purtroppo da questi atti disordinati e improvvisati, senza autorizzazzioni e spinte dalla disperazione e dall’avvilimento di intere famiglie, non possiamo che prendere le distanze. Prossimamente organizzeremo altre manifestazioni per sensibilizzare le istituzioni e ne daremo notizia preventivamente. Ormai senza un atto legislativo, si preannuncia una guerra dei “poveri contro lo Stato”. Ormai i cittadini non sentono più ragioni e ritorneranno a protestare. E questa volta lo faranno di propria iniziativa. Se la politica è assente o quando è presente, è troppo lenta a prendere provvedimenti, le Procure sono molto celeri delle disposizioni delle esecuzioni degli abbattimenti in tutto il Napoletano. Infatti se a Ischia sono state concesse le autodemolizioni per alcuni mini-appartamenti di un residense e di un locale di un ristorante, in Penisola Sorrentina saranno previste ben cinque demolizioni, ragion per cui si stanno raccogliendo le firme per sostenere il ddl Sarro-Naspoli e da presentare al senatore Raffaele Lauro. Secondo Antonino Esposito e Luigi Pisani dei comitati della Penisola Sorrentina e di Ischia e Procida, è un dramma non solo familiare ma anche turistico-economico per l’intero comprensorio. Nell’entroterra dei Monti Lattari, stessa situazione, fra autodemolizioni concesse e abbattimenti ordinati e resi esecutivi, saranno coinvolti altri comuni fra cui Torre del Greco, Torre Annunziata, Pompei, Lettere e S. Antonio Abate. Per il comune abatese, salvo imprevisti che bloccherebbe all’ultimissimo istante le esecuzioni, domani ci sarà il “demolition-day” con ben quattro demolizioni di case abusive previste nelle zone di via Marna, via Paludicelle, via Scafati e via Croce Gragnano.

Vincenzo Vertolomo

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