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Castellammare: Corrado lancia l’Officina Democratica

Il vicesindaco uscente, Nicola Corrado, escluso dal Partito Democratico, sceglie ancora una volta un’alternativa, creata da lui stesso, ai bersaniani. In consiglio comunale, infatti, rappresenterà “Officina Democratica”, il movimento derivante dal gruppo a sostegno di Corrado durante l’ultima campagna elettorale. Per Officina Democratica, secondo le ultime indiscrezioni, un futuro da opposizione seria, concreta e costruttiva: verrà creata una “Giunta ombra” con gli uomini scelti da Corrado prima della fine della campagna elettorale (Luisa Salvati, Alessandro Landolfi, Fabio Mosca, Oreste Palmieri, Marika De Rosa, Lucio Grammegna) con la quale si cercheranno di portare avanti i progetti “vincenti” dell’ex assessore alle Politiche Giovanili, come il “Pierre De Coubertin” e “Stabia WiFi”, ma non solo. Pare che Officina Democratica stia per essere registrata anche come marchio per il lancio di capi d’abbigliamento. «L’intento – ha detto Corrado – è quello di non tradire l’elettorato che ha creduto nel progetto della ‘bella Politica’, come Corrado non si stanca mai di ripetere, e di dare un prosieguo concreto e costruttivo a quel 7%, 3000 cittadini, che ha detto sì. Se tirassimo giù la saracinesca, ora, significherebbe che il nostro impegno, fino qui, non è stato sincero – ha affermato Corrado, prendendo la parola davanti ai suoi nella sala al corso Vittorio Emanuele – e la vostra presenza forte, qui, stasera mi dà conferma che, invece, si può e si deve continuare. Secondo due obiettivi: ripartire dalla partecipazione dei cittadini perché la politica non resti affare delle oligarchie e dei ‘signori delle tessere’, e destrutturare il bipolarismo così com’è oggi in Italia, perché allo stato in entrambi gli schieramenti convivono spinte conservatrici e spinte democratiche. La politica è ben altro che essere pro o contro Berlusconi, questa è la brutta politica. La Politica, quella con la P maiuscola, mette in campo progetti, non tifoserie. Il nome c’è già, o almeno l’idea del nome, ma sarà democraticamente messo ai voti. Officina Democratica, perché l’officina è il luogo dove si costruiscono le cose concrete, materiali…e per dare respiro alla democrazia nella nostra città c’è bisogno di lavorare alacremente, pezzo a pezzo». La nuova sede, che ospiterà l’Officina, sarà pronta a fine mese. Per ora sarà nominato un direttivo temporaneo, poi si aprirà la fase costituente che coinvolgerà tutti i cittadini che vorranno partecipare. Già aperto su Facebook il gruppo, l’intenzione è quella di sviluppare, a partire da Castellammare, altre Officine in altre città e in altre regioni.

Francesco Ferrigno

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