Ercolano, operazione anti-racket: 21 arresti

Estorsione aggravata e associazione a delinquere di stampo mafioso: con queste accuse sono finiti in carcere 21 persone ad Ercolano. Ad eseguire gli ordini di custodia cautelare, i carabinieri di Torre del Greco e Torre Annunziata, che hanno notificato gli arresti anche ad alcuni affiliati già detenuti ed esponenti del clan Ascione-Papale. Le indagini sono andate avanti da gennaio a marzo, ed hanno permesso di scoprire un quadro davvero inquietante. Richieste di pizzo molto capillari nei confronti di almeno 30 imprenditore e commercianti ercolanesi. Nel corso delle indagini, sono stati verificati almeno 84 episodi di estorsioni, tentate o consumate. Alcune delle vittime hanno collaborato e, ascoltate, hanno ammesso gli episodi di racket nei loro confronti. Numerose telefonate sono arrivate ai carabinieri in mattinata. In tanti hanno voluto ringraziare l’arma per aver “liberato Ercolano”. «Grazie per il lavoro svolto e per la vostra vicinanza. Ora non bisogna abbassare la guardia» ha detto uno dei commercianti vessati dal racket. «Onore e gloria a carabinieri, magistratura, polizia, guardia di finanza, associazione Antiracket – ha aggiunto, invece, Nino Daniele, presidente regionale dell’Anci, nonché vertice del Centro di Formazione “Fai”, che proprio a Ercolano  avvierà incontri e attività con un pool di docenti sul tema della legalità – questa è la festa della liberazione, liberazione dalla camorra». L’ex sindaco di Ercolano è stato al fianco dell’Associazione Antiracket cittadina promuovendo iniziative di contrasto alla camorra e al racket. Da sindaco ha firmato due ordinanze che prevedono l’esenzione dalle tasse comunali per tre anni nei confronti di imprenditori e commercianti che denunciano tentativi di estorsione e usura.

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