“Il voto che ha portato quest’oggi il Consiglio Provinciale di Napoli ad approvare un ordine del giorno, presentato dal Consigliere Tommaso Sodano, contro la privatizzazione dell’acqua ha evidenziato una volta di più le spaccature e le contraddizioni che esistono, sul piano politico, nel centrodestra in generale e nel PdL in particolare”. Così Livio Falcone, Consigliere del Partito Democratico alla Provincia di Napoli. “Ben quattro esponenti del Popolo della Libertà – ha spiegato Falcone – tra cui addirittura il Capogruppo Domenico De Siano, neo eletto al Consiglio regionale, il Presidente del Consiglio Luigi Rispoli, i Consiglieri Serena Albano e Ottavio Delfino, hanno votato contro la privatizzazione dell’acqua in aperto contrasto con il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, ed il resto del Gruppo, favorevole invece all’affidamento della gestione ai privati, mentre il Consigliere Manlio Marano si è astenuto”. “Come già sottolineato in altre occasioni – ha aggiunto l’esponente del Pd – il centrodestra riesce a trovare unità solo sulla gestione del potere, come ad esempio sulle nomine, mentre quando si tratta di affrontare questioni di carattere politico, in questo caso di particolare importanza ed oggetto di approfondimento anche sul piano nazionale, non è capace di esprimere una posizione comune e condivisa”. “Il voto di oggi dell’Assemblea – ha concluso Falcone – è stato invece di grande interesse perché ha sancito il principio dell’accesso all’acqua quale diritto inalienabile di ciascun individuo, che deve essere garantito attraverso una gestione che sappia ottimizzare le risorse, eliminando sprechi ed inefficienze, ma che resti saldamente nelle mani degli Enti locali e dei cittadini non offrendo il fianco a speculazioni da parte dei privati”.