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Torre del Greco, abusivismo: il sindaco Borriello scrive a Berlusconi

Il caso abbattimenti abusivi sbarca alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Come promesso il primo cittadino Ciro Borriello oltre ad incontrare il giudice che ha firmato il provvedimento che prevede l’abbattimento di costruzioni abusive nella città del corallo, ha anche richiesto l’intervento di Silvio Berlusconi: ”  mi trovo nella necessità di scriverLe per chiedere un Suo intervento in una problematica che pone in serio pericolo l’ordine democratico e rischia di danneggiare dei beni primari che la nostra Costituzione intende tutelare. La questione cui mi riferisco è quella connessa agli incarichi di demolizione di case abusivamente costruite molti anni prima che l’Autorità Giudiziaria si rivolgesse allo scrivente Sindaco, per supplire alla inerzia da parte del privato  obbligato. Il tema molto complesso, in quanto tocca una vasta gamma di situazioni esistenziali in cui si intrecciano interessi pubblici primari che entrano in conflitto tra di loro, ponendo questa Amministrazione in una condizione di impossibilità di provvedere nel senso richiesto dall’Autorità Giudiziaria, per non comprimere beni essenziali e cagionare un danno sociale ed economico maggiore di quello che si vorrebbe rimuovere con gli abbattimenti”. La questione risulta essere effettivamente complessa, in quanto sebbene si tratti di costruzioni abusive, per alcune famiglie si parla di prima casa, senza la quale, rimarrebbero in mezzo ad una strada. La problematica nei giorni scorsi ha fatto molto discutere la città, ed ha anche portato ad una protesta che ha bloccato la zona del casello autostradale. La norma, come specificato dallo stesso Magistrato Ugo Ricciardi, firmatario del provvedimento, deve essere applicata, anche se in questo caso le conseguenze possono essere alquanto gravi: “Ed invero – continua la lettera inviata al Presidente Berlusconi – l’esecuzione degli incarichi di demolizione, da parte di questa Amministrazione si risolverebbe da ultimo nella distruzione di una serie (il numero è altissimo) attualmente abitate da famiglie, bambini ed anziani che verrebbero a trovarsi privi della loro casa ossia di quel bene che, sebbene illegittimamente costruito, rappresenta comunque l’oggetto di un diritto dotato di forza costituzionale e valenza fondamentale”. Inoltre l’Amministrazione Comunale si troverebbe, all’indomani degli abbattimenti, a dover fronteggiare una schiera di senzatetto, senza tuttavia poterli assistere stante la mancanza di alloggi da assegnare loro con tutte le evidenti e prevedibili ripercussioni negative per l’ordine pubblico e la sicurezza, senza considerare l’enorme danno in termini di rapporto tra l’Istituzione locale e gli amministrati. Problemi a cui non è facile trovare soluzione, come riconosce lo stesso primo cittadino: ” può il Sindaco di un Comune – conclude la missiva – il cui territorio è caratterizzato da notorie criticità e tensioni sociali connesse alla mancanza di alloggi, eseguire degli abbattimenti dai quali deriveranno conseguenze pregiudizievoli per la salute e la dignità dei cittadini, per la sicurezza e l’ordine pubblico?”

Veronica Mosca

 

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