Calciopoli: l’udienza è stata rinviata al 27 aprile

È stata rinviata al 27 aprile la sesta udienza del processo a Calciopoli. La decisione è stata adottata dopo aver preso atto dell’assenza, causa blocco voli per via delle ceneri sparse del Vulcano islandese. I due testi citati dall’accusa e cioè l’ex allenatore di Milan e Juventus Ancelotti e l’ispettore di polizia Salvagno che ha svolto indagini sulla base delle intercettazioni disposte dalla procura di Torino. Intanto le telefonate indicate dalla difesa di Moggi saranno acquisite agli atti. I due testi verranno sentiti nella prossima udienza. Per l’occasione è stato chiamato anche l’ex allenatore dell’Inter, ora sulla panchina del Manchester City, Roberto Mancini. Come preannunciato nel corso della scorsa udienza, le telefonate indicate dalla difesa di Moggi saranno acquisite agli atti del processo. Il presidente della nona sezione del Tribunale di Napoli, Teresa Casoria, ha spiegato che il 4 maggio verrà dato al perito l’incarico di trascrivere le conversazioni, comprese una ventina di telefonate annunciate dai legali dell’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. All’acquisizione, nella scorsa udienza, non si era opposto il pubblico ministero. Al termine dell’udienza l’ex arbitro Massimo De Santis, tra gli imputati del processo, è intervenuto per fare delle dichiarazioni spontanee. “La mia vita è stata sconvolta, se ho sbagliato sono pronto a pagare, ma se a sbagliare sono stati altri è giusto che paghino loro – ha detto De Santis – Sono stato intercettato e la mia vita passata al setaccio anche attraverso attività illecita messa in atto dal gruppo Telecom Pirelli. Hanno messo sotto osservazione me e la mia famiglia, i miei spostamenti e anche i pernottamenti negli alberghi. Per aver preso 23 magliette da distribuire ai miei collaboratori in occasione di un Lecce-Juventus, mi e’ stato attribuito un profilo mafioso e mi hanno accusato di aver costituito la combriccola romana. Per tutte queste cose – ha proseguito – Non sono potuto uscire di casa e non avrei dovuto aspettare quattro anni per sapere che la combriccola romana con la partita Lecce-Parma non c’entra nulla. Sono stato zitto quattro anni, penso di aver diritto di dire la mia“. A questo punto De Santis è stato interrotto dalla Casoria: “Le ricordo che lei è ancora imputato, vedo che si considera già assolto“. Siamo solo all’inizio ed il clima si profila rovente, quattro anni fa iniziò lo scandalo Calciopoli e la Nazionale Italiana vinse i Mondiali. Dopo quattro anni “Calciopoli” è ancora un argomento attualissimo, ed alla vigilia dei Mondiali in Sudafrica, le registrazioni messe a disposizione dei PM, fornite dall’ex Dg della Juventus Luciano Moggi, rischiano seriamente di innalzare un nuovo polverone. La realtà però è un’altra: siamo alle soglie di un nuovo ribaltone nel mondo calcistico dovuto alla triste realtà degli illeciti sportivi.

Cosimo Silva

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