Portici: arriva l’estate, è tempo di migrare

Se è vero che tra qualche anno le spiagge porticesi avranno niente da invidiare alla riviera romagnola grazie al progetto in essere di “Marina di Portici” (questa è la grande speranza!), è sotto gli occhi di tutti lo stato indecente della situazione attuale: dalla spiaggetta antistante il ristorante “Ciro a Mare” fino a Pietrarsa è un filare di immondizia accumulatasi nel tempo e che impedisce anche la sola vicinanza al mare. E così, tra qualche giorno con l’arrivo della stagione estiva, saremmo costretti ad assistere alla malinconica migrazione di chi ha anche solamente voglia di sole verso la costiera sorrentina o amalfitana, vedremo i treni della Vesuviana stracolmi di gente con borsoni e ombrelloni, vedremo i meno abbienti stesi su lindi teli in mezzo a preservativi e bottigliette di plastica.
E non è un bel vedere. Ed è il momento di provvedere anche se permanesse il divieto di balneazione e non ci sembra ci sia bisogno di una gara d’appalto o chissà di quale stanziamento suppletivo per asportare i rifiuti e far si che la gente possa solamente fare una passeggiata lungomare.
Forse apparirà un discorso semplicistico nelle complicanze burocratiche delle ordinanze comunali ma non sarebbe opportuno chiamare a raccolta qualche disoccupato che, per amore di Portici e di cento/duecento euro , riporterebbe il lungomare nei limiti della decenza? E’ proprio tutto così difficile?
C’è sempre il pessimista che non vede spiragli di miglioramento e sentenzia che dopo poco tempo si ritornerebbe punto e a capo: forse sarà vero, ma sarà anche il momento di dire poi chiaramente alla gente che se preferisce stare nella merda, ci resti a vita.
G.d.N.

Se è vero che tra qualche anno le spiagge porticesi avranno niente da invidiare alla riviera romagnola grazie al progetto in essere di “Marina di Portici” (questa è la grande speranza!), è sotto gli occhi di tutti lo stato indecente della situazione attuale: dalla spiaggetta antistante il ristorante “Ciro a Mare” fino a Pietrarsa è un filare di immondizia accumulatasi nel tempo e che impedisce anche la sola vicinanza al mare. E così, tra qualche giorno con l’arrivo della stagione estiva, saremmo costretti ad assistere alla malinconica migrazione di chi ha anche solamente voglia di sole verso la costiera sorrentina o amalfitana, vedremo i treni della Vesuviana stracolmi di gente con borsoni e ombrelloni, vedremo i meno abbienti stesi su lindi teli in mezzo a preservativi e bottigliette di plastica. E non è un bel vedere. Ed è il momento di provvedere anche se permanesse il divieto di balneazione e non ci sembra ci sia bisogno di una gara d’appalto o chissà di quale stanziamento suppletivo per asportare i rifiuti e far si che la gente possa solamente fare una passeggiata lungomare. Forse apparirà un discorso semplicistico nelle complicanze burocratiche delle ordinanze comunali ma non sarebbe opportuno chiamare a raccolta qualche disoccupato che, per amore di Portici e di cento/duecento euro , riporterebbe il lungomare nei limiti della decenza? E’ proprio tutto così difficile? C’è sempre il pessimista che non vede spiragli di miglioramento e sentenzia che dopo poco tempo si ritornerebbe punto e a capo: forse sarà vero, ma sarà anche il momento di dire poi chiaramente alla gente che se preferisce stare nella merda, ci resti a vita.G.d.N.

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