Gragnano: rischia la chiusura la scuola di Sigliano

Una raccolta firme per dire “no” alla chiusura del plesso Sigliano della scuola elementare. A Gragnano, 100 mamme arrabbiate organizzano una protesta contro lo spostamento delle classi dalla frazione collinare alla sede centrale del Primo Circolo “Ungaretti”. «Per noi è comodo avere una scuola vicino casa, non è giusto mandare i nostri figli a scuola a due chilometri di distanza». Però, la scelta che il Comune di Gragnano sta per prendere, in vista del prossimo anno scolastico, è drastica ed è fondata. Quella scuola, infatti, si trova in piena Zona Rossa e autorizzarne la riapertura a settembre significherebbe prendersi delle responsabilità ben precise in caso di frane o smottamenti. La frazione Sigliano si trova lungo la statale 366 per Agerola, dove è altissimo il rischio idrogeologico. Se non è possibile autorizzare la costruzione di nuove abitazioni da quelle parti, perché bisognerebbe autorizzare l’apertura di un edificio mettendo a repentaglio la vita di 100 bambini, degli insegnanti e del personale scolastico? Però, questo non è l’unico problema. «Bisogna garantire la sicurezza dei bambini a scuola – afferma il sindaco Annarita Patriarca – e allo stesso tempo razionalizzare l’edilizia scolastica gragnanese. Per questo motivo stiamo studiando una soluzione alternativa per il plesso Sigliano, ma anche per via Vittorio Venero e Ponte Carmiano, dove esistono alcune classi che potrebbero essere trasferite. Il Comune, infatti, paga affitti per strutture private, anziché sfruttare le tante proprietà comunali inutilizzate». Sicurezza e risparmio, dunque, devono andare di pari passo con la razionalizzazione. Per decidere il da farsi, però, si svolgeranno alcune riunioni la prossima settimana tra sindaco, dirigenti scolastici interessati e rappresentanti degli insegnanti. In programma ci sono anche interventi di restyling: «Ultimato il rifacimento del manto stradale in tutte le arterie principali gragnanesi – conclude Annarita Patriarca – partirà la ristrutturazione di tutte le scuole di nostra proprietà, affinché a settembre possano essere ultimati i lavori».

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