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Provincia, Falcone (Pd): “Accolliamoci dei rincari sul Bilancio, non pesiamo sulle famiglie”

“La Provincia non può scaricare sui cittadini i costi delle inefficienze della gestione del ciclo dei rifiuti aumentando la Tarsu. La Provincia deve lasciare inalterate le tariffe e farsi carico, sul proprio bilancio, dei rincari, che ammonterebbero complessivamente a circa 15 milioni di euro, che vuole invece far ricadere sulle famiglie già in crisi”. Livio Falcone, Consigliere del Partito Democratico alla Provincia di Napoli, interviene così sulle polemiche relative alla determinazione da parte dell’Amministrazione provinciale delle tariffe provvisorie dei costi per la gestione dei rifiuti a carico dei Comuni.

“Ho proposto al Presidente Cesaro, infatti – spiega Falcone – nella seduta di Commissione Bilancio tenutasi quest’oggi, che sia la Provincia ad accollarsi, almeno in questa prima fase, degli aumenti dei costi del servizio. Anche perché i 15 milioni di euro necessari, calcolati attualizzando i dati della produzione di rifiuti degli anni scorsi, sono reperibili sul bilancio dell’Ente operando, da un lato, la cancellazione dei residui passivi e, dall’altro, utilizzando risorse derivanti dal gettito specifico e che non sono destinate ad interventi in campo ambientale”.

“Così come è indispensabile – sottolinea l’esponente del Pd – un intervento del Governo nazionale di centrodestra che, da un lato, ha imposto alla Provincia di accollarsi per intero i costi della gestione del ciclo dei rifiuti, attraverso la costituzione di una società cui ha prescritto di assorbire un numero esorbitante di addetti provenienti dai Consorzi, dall’altro non ha tirato fuori un euro per contribuire alle spese”.

“In questo periodo di grave crisi economica – aggiunge Falcone – occorre compiere ogni sforzo per scongiurare l’ipotesi che la Provincia possa scaricare sui contribuenti i costi delle inefficienze e dei disservizi. La Sap.na è una società senza uno straccio di piano industriale, che assume sempre di più le sembianze di un carrozzone politico-clientelare. Occorre dare con urgenza una linea di indirizzo che sappia ottimizzare le risorse e razionalizzare i costi di gestione”.

“Così come è necessario – conclude – far partire in tempi rapidi un tavolo interistituzionale con la partecipazione della Provincia, dei Comuni, della Guardia di Finanza e di tutti gli organi competenti per avviare una seria lotta all’evasione. In questo modo si recupererebbero altre risorse che farebbero diminuire ulteriormente la tariffa a carico dei cittadini e si porrebbe fine a quell’intollerabile fenomeno secondo cui i contribuenti onesti pagano anche per i furbi”.

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