“L’allocuzione per la celebrazione del 25 aprile non rappresenta una marcia indietro rispetto al manifesto che, come è ovvio che fosse, ne è solo una sintesi”. Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, rispondendo a quanto pubblicato oggi su alcuni quotidiani. “In tutti e due i testi –sottolinea Cirielli- è palese il richiamo al ruolo della Guerra di Liberazione, ma quello che intendo dire è che, a distanza di 65 anni, è necessario puntare l’attenzione sui concetti di libertà e di democrazia, valori da tramandare alle giovani generazioni”. “D’altro canto – continua- mi ritrovo perfettamente con quanto espresso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso in occasione di tale celebrazione. Il Presidente ha esaltato, infatti, il ruolo degli angloamericani, artefici non solo della liberazione dell’Italia, ma anche della vittoria sulla Germania nazista. Non posso che essere contento di questa sottolineatura, perché per la prima volta un Presidente della Repubblica pone con chiarezza un dato storico assai noto: cioè, che la guerra si è vinta grazie al contributo delle Forze Alleate e in particolar modo di quelle americane”. “Nel mio manifesto- conclude- c’è un’indiretta critica a quella minoranza comunista, violenta ed ideologizzata, che non si è battuta per affermare la democrazia, ed anche il Presidente Napoletano è intervenuto sul tema affermando di aver più volte ribadito come non ci si debba chiudere in rappresentazioni idilliache e mitiche della Resistenza e, in particolare, del movimento partigiano, come non se ne debbano tacere i limiti e le ombre”.
