Vico Equense: nel Consiglio Comunale la maggioranza è ai ferri corti. E l’opposizione incalza

L’ordine del giorno è lungo. ben 14 punti. Però tutto si inceppa sulle Comunicazioni, cioè al punto 2.

La polpetta nel piatto è succosa, nell’ultimo Consiglio Comunale di Vico Equense si discute, tra l’altro, il bilancio consuntivo 2008, il rendiconto 2009, la previsione 2010-2012. O si approva o Cinque torna a casa.

Ma non c’è tempo per discutere di questo. Subito si allarga lo strappo che si era aperto già in passato nella maggioranza. Le Comunicazioni sono il limite consentito da troppi consiglieri che si rifiutano di discutere il bilancio e mettono in luce nuove difficoltà politiche.

L’argomento è sempre quello, la mancanza di democrazia, la disparità nella rappresentatività, il declino della città che ha raggiunto il livello di guardia.

Se ne fanno partecipi subito due consiglieri critici da un po’ di tempo sulle scelte di Gennaro Cinque, Nello Davino e Franco Cuomo, i quali chiedono che venga posto agli atti un loro documento, di fuoco, nel quale presentano ai cittadini e ai Consiglieri Comunali il rendiconto in passivo dell’amministrazione.

A seguire, Ciro Vanacore si rifuta di accettare l’ordine del giorno che relega al punto 10 la discussione del Bilancio. E denuncia la mancanza di atti fondamentali per la comprensione di tutto il capitolo di previsione e spesa. Vanacore, come è noto, parla anche a nome di Peppe Guida, Zi Peppe, Donnarumma e Savarese ex fedelissimi del Sindaco.

Cardone, consigliere di minoranza, rincara la dose: il 21 aprile, dice, è stata inviata al Segretario Generale Salvato e al Presidente del Consiglio Cioffi, una nota a firma sua e dei consiglieri Cannavale e Starace, nella quale si esponeva il grave rifiuto alla consegna degli atti mancanti al bilancio da parte di Salvato. Cardone ne dà lettura ai presenti.

Questa nota fa seguito a un battibecco a distanza (nel senso che erano in due stanze diverse del comune) avvenuto tra Cardone e Salvato qualche giorno addietro per la mancata consegna degli atti che impedivano il dibattito sul bilancio e su altri argomenti nel rispetto della legge. Cardone ha informato dell’accaduto anche i Carabinieri di Vico Equense.

L’atmosfera nell’assise si è, quindi, via via infuocata. Non c’era più spazio per un dibattito sereno, soprattutto alla risposta dell’ineffabile Assessore Guida che definiva la mancanza degli atti una semplice dimenticanza, una distrazione. Paradosso nel paradosso.

Onde evitare il consumarsi di una tragedia si sospende la seduta e tutto è rimandato alla Conferenza dei Capigruppo del 27 aprile. In quella sede potranno dialogare, consiglieri e giunta, e arrivare a un accordo per il prossimo Consiglio Comunale rimandato al tre maggio.

Ma, accordo o meno, l’aria che tira nella maggioranza è inquinata e dimostra il totale fallimento di questa Giunta e di tutta l’amministrazione Cinque. Forse si tirerà a campare fino al prossimo anno, fino alle elezioni, ma il disastro si è compiuto ed è sotto gli occhi di tutti.

Maria D’Ordia

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