Gragnano: blocco dei ricoveri all’SPDC, insorgono sindacati, politici e associazioni

Il reparto di Igiene Mentale dell’ospedale di Gragnano verso la chiusura? A quanto pare la risposta è affermativa, visto che dal 30 aprile (dopodomani) presso l’SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) del Santa Maria di Casa Scola non saranno più accettati i ricoveri dei pazienti, nonostante i 16 posti letto a disposizione della struttura gragnanese, di cui solo 4 vengono utilizzati. «Siamo sconcertati – afferma Michele Costagliola, del sindacato Nursing Up – perché invece di trovare soluzioni, vengono bloccati i ricoveri. Il che è inspiegabile, visto che quella di Gragnano è l’unica struttura di SPDC prevista anche nel nuovo piano sanitario regionale». Infatti, il commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonio Lamberti, ha emesso un’ordinanza di blocco dei ricoveri a partire dal 30, poiché “non è più possibile rinnovare i contratti agli specializzandi”. Si tratta di 3 medici che, insieme ai 2 di ruolo ed ai 13 infermieri, reggono e portano avanti il reparto, praticamente da soli. Se dal commissariato straordinario non arrivano più proroghe per i rinnovi, i 3 contratti scadono tutti entro il 30 aprile. «In queste condizioni il reparto non può essere portato avanti – spiega Francesco Della Pietra, direttore del DSM (Dipartimento di Salute Mentale) – quindi l’unica soluzione è bloccare i ricoveri. Questa è la conseguenza del decreto del commissario che ha vietato la proroga e del blocco dei concorsi stabilito dalla Finanziaria. Purtroppo, per mesi abbiamo cercato di rappezzare grazie agli specializzandi, per questo l’Asl ha chiesto una deroga che non è stata accettata. In queste condizioni, poi, non è possibile nessuna soluzione tampone con lo spostamento di medici da altre strutture». Per Della Pietra «questo è il primo tassello che porterà l’Asl in tilt. L’utenza è insoddisfatta, così ci sarà inevitabilmente una corsa al privato». Per Umberto Balzano, responsabile SPDC Gragnano, «Della Pietra sbaglia perché si potrebbero tranquillamente spostare medici da altre SPDC, visto che c’è esubero di personale altrove. Questa è solo una mancanza di rispetto verso le utenze». Dello stesso avviso anche Andrea Morgone, coordinatore nazionale dell’associazione di tutela del malato, Dimensione Civica: «Come al solito, si litiga inutilmente senza pensare realmente ai malati ed alle cure a cui sottoporli. Siamo esterrefatti e, come al solito, chi paga è sempre e solo il cittadino. Ormai da tempo denunciamo che l’ospedale di Gragnano, in queste condizioni, è portato solo alla chiusura, e mai al miglioramento. C’è bisogno di risolvere la questione, eliminando i tagli e consegnando finalmente una struttura efficiente all’utenza». Intanto, il sindaco di Gragnano Annarita Patriarca e l’assessore provinciale Antonio Pentangelo oggi pomeriggio incontreranno organizzazioni sindacali e vertici Asl per discutere del problema. «È giunto il momento di sapere cosa bisogna fare con l’ospedale di Gragnano – afferma Annarita Patriarca – poiché vogliamo capire a cosa servano queste continue operazioni di depotenziamento verso la struttura gragnanese. È tra le più moderne e meglio attrezzate dell’Asl, bisogna solamente cominciare ad utilizzarla seriamente».

Dario Sautto

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