Volla: nuovo regolamento per la disciplina dei “pubblici esercizi”

Il consiglio comunale vollese ha approvato il 28 aprile, per il proprio territorio, il nuovo regolamento che disciplina il rilascio ed il trasferimento delle licenze per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, in breve come meglio noti i “pubblici esercizi”, normati ed individuati dalla legge 287 del 25 agosto 1991.

Il Nuovo regolamento adottato in consiglio comunale era, effettivamente, necessario in special modo dopo le varie sentenze del Tar della Lombardia e quello della Campania, e la sentenza del Consiglio di Stato N°2808 del 5 maggio 2009, che rafforzavano e ulteriormente chiarivano quanto enunciato dalla legge “Bersani ter” cioè la 248 del 2006. La legge in questione, di fatto, immetteva il principio della libera concorrenza, con gli obbiettivi di creare nuove opportunità di sviluppo e rilancio economico, ma realmente non faceva altro che aprire e liberalizzare selvaggiamente il settore, con gravi conseguenze per la salvaguardia dei centri storici e il decoro delle aree urbane.

Da non tralasciare, poi, è la nota di demerito nei confronti della Amministrazione Regionale della Campania, che disattendeva ciò che era imposto dalla legge lasciando un vuoto normativo, che poteva essere utilizzato ed inteso a proprio piacimento dalle varie amministrazione comunali per il rilascio di tali licenze. Ci sono volute varie circolari ministeriali che chiarivano e davano delle indicazioni che invitavano i singoli comuni ad adeguare i propri regolamenti rivolgendosi a parametri qualitativi per contrastare gli effetti negativi sopra descritti.

A Volla dopo segnalazione pervenute agli organismi competenti dalla Associazione Provinciale e Locale di categoria AICAST (Associazione Industria, Commercio, Artigianato, Servizi e Turismo ndr) che sollecitava la Amministrazione Comunale ad intervenire nella questione, questa si attivava convocando nel merito ed in diverse sedute la Commissione Consiliare attività produttive, con il valido ed immancabile apporto dei dirigenti del settore S.U.A.P. e con i pareri favorevoli delle associazioni di categoria si è arrivati al risultato odierno.

Il nuovo regolamento vollese divide di fatto il comune in quattro zone, una centrale e tre periferiche, ovviamente in quella definita centro urbano il livello di punteggio raggiungibile con vari requisiti oggettivi e soggettivi risulta essere più alto per l’ottenimento di tale licenza, per inverso nelle tre zone periferiche il punteggio da raggiungere è più basso. In tal modo si beccano i classici “due piccioni con una fava”, creando nuove opportunità di imprenditoria giovanile e posti di lavoro, e dando decoro e servizio alle utenze della periferia cittadina più degradata, spostando ed incentivando il focus degli investimenti in tali aree, strizzando l’occhio ai nuclei rurali da restaurare e rivalutare compresi nella cosiddetta area S.I.A.D. Volla è sicuramente tra i primi comuni ad adeguarsi a tali norme, con una amministrazione con principi sì liberisti, ma non troppo da consentire uno sviluppo incontrollato e disordinato del proprio territorio.

P.M.

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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".