Gragnano: due giorni per salvare l’SPDC

Fumata grigia ieri pomeriggio, dopo la riunione che si è tenuta presso gli uffici dell’Asl Napoli 3 Sud di via De Gasperi, a Castellammare di Stabia. La discussione, naturalmente, verteva sulla questione Gragnano, che non è di facile soluzione e richiede almeno 48 ore. Da domani è previsto il blocco dei ricoveri presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dell’ospedale Santa Maria di Casa Scola. Motivo? Per l’Asl è impossibile rinnovare i contratti a 3 medici specializzandi che, insieme ai 2 medici di ruolo ed ai 13 infermieri, riuscivano a reggere l’intero reparto di Igiene Mentale gragnanese. In pratica, da domani sarebbero cancellati altri 4 posti letto essenziali per un servizio che nella Napoli 3 Sud rischia di scomparire. All’incontro ieri pomeriggio hanno preso parte , il commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonio Lamberti; Umberto Balzano, responsabile SPDC Gragnano; Antonio Pentangelo, sindaco di Lettere e assessore provinciale; i rappresentanti sindacali Michele Costagliola (Nursing Up) e Antonio Cascone (Fsi). «La volontà emersa è quella di non perdere un presidio così importante per tutto il territorio – spiega Pentangelo – che sicuramente ne risentirebbe, perché è un servizio importante». Anche se i sindaci dell’area erano tutti assenti, «sono tutti molto sensibili alla problematica – aggiunge l’assessore provinciale – che resta di primaria importanza. Tutti hanno espresso parere unanime per la salvaguardia dell’SPDC gragnanese». La soluzione, però, non è semplice da trovare. L’Asl non può rinnovare i contratti agli specializzandi, né tantomeno indire concorsi per nuove assunzioni poiché le casse dell’azienda sanitaria sono ridotte all’osso. «Per salvare almeno il servizio – afferma il sindacalista Fsi, Antonio Cascone – abbiamo chiesto quantomeno di ottimizzare le risorse umane. La nostra proposta è quella di trasferire personale da altre sedi, spostando a Gragnano medici che possano almeno portare avanti il servizio sanitario». Evitare almeno il blocco dei ricoveri, dunque. E di questo si discuterà oggi in una nuova riunione alla quale prenderanno parte i vertici commissariali dell’Asl e il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Francesco Della Pietra, l’unico ad essere scettico sulla possibilità di spostare medici da altre strutture in quella gragnanese. Una volta discussa la problematica anche con Della Pietra, la palla passerà nuovamente ai sindacati, convocati per venerdì per conoscere il responso e, dunque, la soluzione definitiva ad una piccola emergenza che rischia di mettere in ginocchio l’SPDC e l’intero ospedale di Gragnano. «La speranza è che si possano salvaguardare sia posti di lavoro che reparti». commenta Andrea Morgone, coordinatore nazionale dell’associazione di tutela del malato, Dimensione Civica. «Infatti – aggiunge – in questa maniera andrebbe preservato il servizio di salute mentale, importante presidio per tutto il territorio della Napoli 3 Sud, ma comunque si rischierebbe di perdere in professionalità e qualità del servizio stesso».

Dario Sautto

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