Dal “Parco Felice” di via Lamma arriva l’esempio per tutti i gragnanesi. Infatti, dall’iniziativa di un singolo condominio, la raccolta degli oli esausti sarà presto allargata a tutti i residenti di Gragnano. La raccolta differenziata, infatti, non è fatta solo di umido, plastica, carta e metalli. In pochi sanno che gli oli esausti, come quelli della frittura, sono tra i rifiuti più inquinanti e dannosi, soprattutto se dispersi nel terreno o nelle fogne. Dalla nuda terra rischiano di raggiungere molto facilmente le falde acquifere, mentre quando sono espulsi direttamente nel lavandino o nel water vanno direttamente nelle fogne. Lì entrano in contatto, ad esempio, con detersivi ed altri liquidi con i quali creano legami e grumi che danneggiano due volte l’ambiente: una volta inquinando le acque dei fiumi, una seconda creando grumi pericolosi per i depuratori che spesso vengono danneggiati dagli stessi. «Ecco perché è importante raccogliere anche gli oli esausti – afferma Catello Filosa, presidente della sezione stabiese dell’associazione ProNatura – insieme agli altri materiali. Raccogliendoli in appositi contenitori, si possono anche riciclare, soprattutto evitando che gli oli stessi finiscano a contatto con l’ambiente diventando molto dannosi». Infatti, bastano appena tre litri d’olio per inquinare la superficie d’acqua ampia quanto un campo di calcio. «Già in altri Comuni la raccolta degli oli esausti avviene regolarmente – spiega Filosa – mentre a Gragnano la sperimentazione partirà dal condominio del “Parco Felice”, nel quale abito, grazie soprattutto alla sensibilità dimostratami dai condomini, dall’amministratore Alfonso Elefante e dal consigliere Raffaele Ligne». Lunedì mattina è arrivato il “carico” di contenitori della Papa Ecologia, ditta di Caivano specializzata nella raccolta, nello smaltimento e nel riciclaggio degli oli esausti. I primi 42 contenitori sono stati consegnati a Catello Filosa che ha provveduto a distribuirli ai vari condomini. L’iniziativa dell’associazione ProNatura è stata già proposta al Comune di Gragnano che, con in testa il sindaco Annarita Patriarca, ha già pensato di estendere la pratica della raccolta degli oli esausti a tutta la cittadina nei prossimi mesi. Naturalmente, prima di iniziare questo tipo di raccolta, la curiosità è sapere che fine fa l0olio della frittura dopo il trattamento della Papa Ecologia. «Gli oli subiscono un procedimento di pulitura – racconta l’incaricato della ditta – che ne fa perdere circa un quarto del quantitativo originale. Poi, il materiale trattato diventa ecodiesel, oppure liquido per il distaccamento dei materiali, o ancora lubrificante per macchinari come le motoseghe che, in questo caso, non essendo olio minerale non è neanche molto dannoso per l’ambiente. Ma nuove funzionalità ed utilizzi vengono scoperti praticamente ogni giorno».
Dario Sautto