Nel calcio spesso le motivazioni fanno la differenza e a Benevento, nella sfida tra un Forza e Coraggio alla ricerca di punti per raggiungere l’obiettivo play-off e la Turris, salvatasi proprio la scorsa giornata di campionato, non si è venuti meno a questo “rosario” del prato verde. Ciò non vuol dire che gli ospiti abbiano regalato qualcosa agli avversari e le scintille a fine gara tra Mandragora, Riccio e il presidente beneventano Taddei ne sono una prova da sbattere sul tavolo dei malpensanti. È stata gara vera, dunque, gara partita subito col botto. Pronti via e i locali si portano in vantaggio col tap-in di Mallardo, abile nello sfruttare una corta respinta di Prete su tiro di Caruso. Al 5’ la sfida tra l’avanti beneventano e l’estremo difensore corallino vede quest’ultimo pareggiare i conti con una gran parata. Ancora al 10’ Mallardo-Prete, atto terzo: bellissima semirovesciata del primo, non da meno la risposta del secondo. Ma al 20’ nulla può il numero uno torrese sulla prodezza balistica di Riccio,che con un sontuoso tiro al volo dalla distanza porta i suoi al raddoppio. Solo allora la Turris si scuote e sfiora la rete prima con un colpo di testa di Longobardi, su cross di Visciano, poi con una legnata di Russo, terminata di poco a lato. Nella ripresa i bianco-rossi provano a guastare i piani play-off agli avversari e premono sull’acceleratore. Di fatti al 52’ Russo trasforma un penalty concesso per dubbio fallo di mani di Valletta. Pochi minuti più tardi i locali tremano sull’inzuccata di D’Ambrosio, ma è solo illusione del gol. Passata la paura il Forza e Coraggio chiude i giochi grazie all’ex Tortora, che se ne va da solo sul filo del fuorigioco. Un nervoso Mandragora commenta così la gara: “Non ho nulla da recriminare né nei riguardi dell’arbitro né tantomeno verso i miei giocatori, i quali hanno venduta cara la pelle e hanno onorato la maglia e lo sport in generale. Domenica proveremo a fare altrettanto contro una squadra, il Fasano, che anche se già retrocessa, vorrà dimostrare tutto il suo valore e soprattutto i giovani vorranno mettersi in mostra per il mercato e stivo”.
Michele Di Matteo