Il Gazzettino vesuviano | IGV

Un party per festeggiare il divorzio?

Dagli USA: il Divorce Party, una festa per festeggiare il divorzio con tanto di torte e regali.
Pare si stia timidamente diffondendo anche in Europa questa nuova trovata dei nostri amici d’oltreoceano. In Italia, paese fortemente cattolico, dove il matrimonio è un legame che dovrebbe durare tutta la vita non si riesce con la stessa facilità degli americani ad accettare di festeggiare un fallimento, spesso vissuto in modo pesante.
Bisognerebbe prenderlo come un modo di superare un periodo della vita che non ha funzionato per motivi diversi e disparati con colpe che non sono solo da una parte. Una festa per ricominciare a vivere per far si che la prossima volta.. sempre che ci sia… possa funzionare.
Gli americani invece sono molto trash in queste manifestazioni per cui sono sorte anche agenzie di “Divorce planning”, di siti che forniscono tutto per il ‘party d’addio’: gli inviti, le decorazioni, il menu, la musica, torte finali a tema e perfino le bomboniere!
Ci sono anche negozi che preparano la Lista di divorzio (invece della lista di nozze) con servizi di stoviglie e casalinghi per una persona sola.
Ormai è anche in traduzione tutta una bibliografia scritta da una delle guru di queste attività, Christine Gallagher che oltre a gestire un’agenzia che si occupa di questi festeggiamenti, ha anche scritto ‘The woman’s book of divorce’ e ‘The woman’s book of revenge’ e ‘The divorce planner’.
Sono usciti anche centri che si occupano della parte psicologica che questo evento comporta, sono anche comparsi sul web siti, blog e bibliografia con consigli sul come gestire tutti i problemi derivanti da un divorzio: divisioni dei beni mobili, immobili, sui figli. Al momento in Italia non sembra ci sia una vera e propria moda, anche se magari nel frattempo qualcuno ci ha già provato. Probabilmente questa voglia di festeggiare è un esorcizzare la sofferenza, la delusione e il senso di fallimento, quindi meglio affrontare il tutto con il sorriso che con le lacrime.
Una curiosità: sono più le donne a festeggiare. Proprio le donne che all’apparenza sono emotivamente più delicate sotto questo punto di vista, ma è perchè vogliono in qualche modo non essere tristi, forse anche per vendicarsi, perché poche volte ci si lascia in modo soft. Ma forse non si ha poi così tanta voglia di festeggiare, di ridere e scherzare, comunque la vita deve ricominciare. In genere si preferisce una gestione intima di un avvenimento che in un modo o nell’altro è un passo decisivo nella vita di una persona.

Mary Stella

Exit mobile version