“Ci ho provato più volte e ora che ci sono riuscito ancora non ci credo…”, queste le prime parole pronunciate da Spera, che molto gentilmente ci rilascia una sua personale intervista, e poi continuando: “Penso che per un autore di testi e canzoni per bambini, lo Zecchino d’Oro, possa senza alcun dubbio rappresentare il gradino più alto al quale si possa accedere, ed esserci finalmente riuscito, mi appaga di tutti i sacrifici e del lavoro profuso in questi anni”, parole quelle di Carmine Spera, che lasciano trasparire tutta la passione e il suo amore per la musica, una dote innata, che nel 2001 vien fuori quasi per caso in occasione della nascita del primogenito Giovanni, e che si rafforza negli anni a seguire con la preziosa collaborazione prestata da Fabio Macchioni, direttore del Piccolo Coro di S. Maria Ausiliatrice di Milano.
“La contentezza odierna – continua nella sua intervista Spera – supera ampiamente quella provata a fine anni ‘90, quando con uno dei miei testi ho partecipato anche al prestigioso “Festival di Castrocaro”; oggi, provo un’emozione sicuramente più forte e intensa, perché sono consapevole di essere maturato e ciò lo si nota da alcuni dei miei ultimi testi, che racchiudono messaggi importanti e difficili da trasmettere in altro modo, canzoni che per tale peculiarità possono rallegrare e allo stesso tempo offrire un insegnamento a tanti bambini, come appunto si è verificato ultimamente con la collaborazione al Cd “Che confusione”, che in modo sottile e semplice sensibilizza al problema della dislessia o come nel caso di “Ciro un cucciolo di Ghiro”, che al 5° Festival della Canzone Europea di Varsavia, si è classificato al 1° posto, con un testo che racconta della sindrome dell’iperattività infantile”. Carmine tiene a sottolineare che questo eccezionale traguardo raggiunto lo dedica alla moglie ai figli e alla mamma Giovanna, che da sempre lo hanno assecondato.
La gradevole conversazione con Carmine Spera, che tra gli altri ha anche il merito di aver allestito www.filastrock.it, un sito web di musica per i più piccoli, poi si conclude con un simpatico aneddoto, quando rimproverandomi di averlo chiamato “Maestro” Spera, puntualizza di non meritare un titolo così impegnativo, perché lui dai bambini ha più da imparare che da insegnare. Allora, grazie Carmine per l’immensa modestia che da sempre ti caratterizza e per l’onore che fai alla tua Castellammare e al mondo della musica, in bocca al lupo per questo primo Zecchino d’Oro, nella certezza che sarà un successo e il primo di una lunga serie.
Maurizio Cuomo