Il 12 maggio prossimo a Gragnano si festeggerà il 125° anniversario della storica stazione ferroviaria, grandissimo patrimonio per la città. Peccato, però, che abbia ormai quasi solo valore storico: pochissime persone si affidano, infatti, al treno, per raggiungere Castellammare di Stabia o Torre Annunziata. E le istituzioni fanno davvero poco per migliorare la situazione. Tant’è vero che il neosindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, proprio in questi giorni, ha affermato di aver incontrato «l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, per un’analisi dell’annosa questione della tratta ferroviaria Castellammare-Gragnano, ormai ridotta a puro treno simbolico per il numero minimo di viaggiatori che interessa. Con Moretti ho riscontrato piena sintonia circa l’idea di procedere alla soppressione della tratta e alla sua trasformazione in una linea di tram leggero di superficie». Bobbio ha poi concluso dicendo che «questa iniziativa rappresenta una immediata risposta a un serio problema di Castellammare, che permetterà di recuperare alla viabilità cittadina il tratto di ferrovia eliminando passaggi a livello e muri di contenimento che tagliano la città come una ferita».
Affermazioni che fanno riflettere, secondo il Segretario dei Giovani Democratici di Gragnano, Mario Giordano: «Creare una linea di tram significherebbe spendere molti soldi e rischiare di non risolvere il problema del traffico, considerando anche che non si capisce perche i cittadini dovrebbero usare di più il tram che il treno, dato che il treno non è soggetto al traffico mentre il tram sì. Le istituzioni dovrebbero, invece, cercare di motivare i cittadini ad usufruire di un servizio esistente sul territorio da anni e che, potenzialmente, è molto efficace data l’affluenza di cittadini gragnanesi che si spostano da Gragnano a Castellammare e viceversa, e che, per di più, ha un valore storico enorme».
La stazione di Gragnano, insomma, dovrebbe essere, non solo un patrimonio storico di inestimabile valore quale è, ma un servizio efficiente ed efficace che permetta ai cittadini gragnanesi di spostarsi con facilità e rispettando l’ambiente. Invece di progettare improbabili linee tramviarie, si potrebbe, piuttosto, abilitare quei binari che permetterebbero di allungare la tratta fino alla stazione di Campi Flegrei, a Napoli. «Quella sì che sarebbe un’iniziativa che rappresenterebbe un’immediata risposta al serio problema della viabilità» conclude Giordano.
Tra l’altro, per festeggiare il 125° anniversario della stazione gragnanese, si sono mossi l’associazione Dimensione Civica e il Comitato per la salvaguardia della tratta Gragnano-Castellammare-Napoli, che hanno organizzato alcune manifestazioni per richiamare l’attenzione su un ramo delle ferrovie che rischia di diventare secco. dall’associazione Dimensione Civica
Sul tema è intervenuto Terenzio Morgone, coordinatore dell’associazione, che ci tiene a rispondere alle parole di Bobbio: «Il Comune di Gragnano e la Provincia di Napoli ci danno il patrocinio per una manifestazione volta alla valorizzazione e alla salvaguardia della stazione, poi il vicino Comune di Castellammare pensa di chiudere la tratta. Ciò è inspiegabile».
«Bisognerebbe potenziare la tratta e non chiuderla – spiega Stefano Langarano, presidente del Comitato – così veramente si ridurrebbero i problemi di traffico a Castellammare che troppo spesso ricadono anche su Gragnano. Le parole di Bobbio non hanno alcun fondamento».
Carmine Stile