Debutta all’edizione 2009 del salone Internazionale del ciclo e motociclo di Milano l’Aprilia Dorsoduro Factory, versione superdotata della gamma, nata per divertire e dare grande scossa al segmento delle supermotard. Una moto ancora più leggera e con soluzioni raffinate in grado di soddisfare le esigenze più estreme che un pilota può pretendere dalla sua moto.
Sfoggia un bicilindrico 750 a V di 90° quattro valvole, doppio albero a camme in testa, raffreddato a liquido,capace di erogare 92 CV a 8.750 giri con 82 Nm di coppia a 4.500 giri, in grado di offrire prestazioni elevatissime, allineate a quelle di motori di cilindrata superiore.
Il suo design essenziale caratterizzato da una nuova colorazione e da un ampio uso di carbonio, a primo impatto trasmette una forte aggressività, grazie anche alla sua forma snella e filante, che favorisce gli spostamenti repentini in sella tipici della guida motard. Il telaio misto traliccio/alluminio sfrutta tutta l’esperienza Aprilia maturata nelle competizioni. La parte superiore del telaio è unita a piastre laterali in alluminio con bulloni ad alta resistenza, questa soluzione è pensata per creare una struttura estremamente rigida e leggera, capace di controllare la mostruosa forza che sprigiona il bicilindrico.
Il reparto sospensioni Factory è molto sofisticato, con forcella a steli rovesciati Sachs da 43 mm con piedini fusi in conchiglia a supporto delle pinze radiali, ammortizzatore con serbatoio separato, incastonato direttamente al forcellone e piastre di sterzo forgiate.
Per quanto riguarda l’impianto frenante, l’anteriore è caratterizzato da pinze radiali Brembo a 4 pistoncini con dischi da 320 mm, leggerissimi e potenti che assicurano spazi di arresto minimi, mentre il posteriore adotta una pinza con singolo pistoncino e disco da 240 mm. Tutti e due gli impianti utilizzano tubazioni in treccia metallica di derivazione aeronautica capaci di assicurare la massima precisione in frenata
Domenico Liguori