“Bonificheremo progressivamente il territorio ercolanese da un punto di vista sia logistico che economico – culturale”: questa la dichiarazione del sindaco Vincenzo Strazzullo che sin dalle prime battute del proprio insediamento nella Casa Comunale è apparso vigile nel monitorare un perimetro urbano oppresso da disservizi di ogni sorta. Basti pensare all’incredibile fatiscenza del manto stradale che compone la neo ultimata via IV Novembre per comprendere l’anomalia di fenomenologie comportamentali progressivamente costate un prezzo altissimo, in termini di pubblico consenso, alle precedenti amministrazioni. Non si comprende infatti come ci si sia potuti non rendere conto per tempo della scarsa qualità di numerosi interventi di bonifica logistica in città e quali siano stati i parametri di valutazione per stabilire le priorità all’interno di una comunità sempre più orfana di concreti riferimenti istituzionali. “Occorre procedere – continua Strazzullo – con professionalità e profonda conoscenza dei luoghi al restyling di una città che deve in tempi utili riacquistare credibilità e luce agli occhi del palinsesto turistico mondiale. Non credo alle polemiche sterili ma bensì conscio del valore della classe politica indigena attendo con interesse qualsivoglia critica costruttiva che , mossa dalla stessa maggioranza o dall’opposizione, possa mutare in positivo l’iter produttivo e civile di Ercolano. Siamo determinati a non lasciare nulla al caso ma a calendarizzare in modo conveniente interventi e progetti finalizzati al rilancio di un humus vesuviano in cui bisogna credere di nuovo. Solo così sarà possibile far nascere nuove realtà produttive in zona e rilanciare un’economia che ultimamente risente della forte recessione in atto nel nostro Paese”. Non mancano però le polemiche: la gente si chiede se finalmente si provvederà a “salvare il salvabile” in un paese dove ci si trova quotidianamente a fare i conti con un tasso di inoccupazione altissimo, con un sistema commerciale praticamente privo di riferimenti organizzativi e con un’ endemica evasione scolastica. Proprio la mancanza di scolarizzazione sarebbe alla base della mancata crescita socio – culturale di una Ercolano in cui è sempre più arduo discernere il lecito dall’illecito immersi in un universo di contraddizioni e discrepanze più o meno evidenti e figlie di approssimative e anacronistiche politiche gestionali interne. “ Ormai confidiamo nel nuovo sindaco Strazzullo – concludono i residenti – vedendo nello stesso ultima occasione di riscatto per una città troppe volte ingannata da amministratori quanto meno “distratti” nel far fronte alle reali esigenze del proprio elettorato. Intanto i nostri figli sono costretti a lasciare Ercolano: è deprimente per un genitore leggere tanta delusione sul volto di chi, in fondo, non chiede altro che di poter vivere con dignità la propria realtà d’origine”. Dignità forse negata dall’incoscienza “interessata” di chi per anni ha avuto l’onore di rappresentare pubblicamente un paese per molti aspetti simile ad una donna dalle fattezze particolarmente accattivanti: molti aspirano a “possederla” ma pochissimi sono disposti, da sempre, ad “amarla” disinteressatamente.
Alfonso Maria Liguori